«Fare tornare Corigliano Calabro e i coriglianesi alla normalità» è cosa fattibile? Bisognerebbe avere una sfera di cristallo e la “laurea” di mago per rispondere senza dubbi al quesito. Ma è l’obiettivo del sindaco Giuseppe Geraci il quale oggi pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa per informare i cittadini sul cul de sac finanziario in cui si trova il Comune più popoloso del comprensorio della Sibaritide.
Il primo cittadino s’è detto convinto che fosse «necessario», così com’è stato, «investire della questione del “quasi” dissesto finanziario dell’ente due tecnici esterni ed esperti in materia di finanze e bilancio degli enti locali, i professori Andrea Caterini ed Ettore Jorio, ai quali va un sentito ringraziamento da parte dell’amministrazione comunale per la loro preziosa opera di consulenza che stanno prestando a titolo assolutamente gratuito».
Se gli attuali amministratori del Comune di Corigliano Calabro saranno costretti a tirare i remi in barca aprendo il porto ai commissari che approderebbero a gestire il dissesto finanziario, ciò dipenderà solo e soltanto dalle valutazioni e conseguenti decisioni che esprimerà da qui a breve la Corte dei Conti di Catanzaro, l’organismo giudiziario deputato al controllo del bilancio dell’ente.
Vedremo.
Già, perché da parte di Geraci e dei suoi la volontà politica di dichiarare il “fallimento” amministrativo del Comune non v’è affatto.
Sul punto il primo cittadino s’è espresso chiaramente: «Sotto la guida dei due professori percorreremo la strada d’un riequilibrio dei conti e del bilancio, che tradurremo in un piano e che sottoporremo alla magistratura contabile: noi siamo fiduciosi in un esito positivo per il Comune e per la comunità amministrata che da una dichiarazione di dissesto finanziario sarebbe fortemente penalizzata, anche in considerazione del fortissimo stato di crisi economica che le famiglie coriglianesi stanno già attraversando».
Dunque è allo studio una sorta di “piano di rientro” dal quasi irreversibile indebitamento comunale.
Comunque sia i “chiari di luna” non sono affatto rosei.
Già, perché come afferma lo stesso sindaco «Indipendentemente da tutto, già per il 2014 ormai alle porte la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti aumenterà di oltre il 10%, e questo purtroppo è un dato certo».
E proprio sul “pianeta rifiuti” (e a Corigliano Calabro le virgolette sono davvero superflue…) il sindaco esprime tutto il proprio disappunto verso la «smodata onerosità» del contratto d’appalto con l’attuale ditta incaricata, la “Ecoross” di Rossano.
«Un contratto triennale da 15 milioni di euro per lo smaltimento dei rifiuti e la raccolta differenziata è micidiale per le casse del nostro Comune: alla scadenza del contratto non preconizzeremo proroghe da rinegoziare ma studieremo una gara d’appalto con criteri di ribasso proiettati verso un deciso contenimento della spesa per tali servizi. Negli anni 1993-1997 quando fui sindaco la prima volta ricordo che la spesa per questo servizio s’aggirava intorno ai 6-700 milioni delle vecchie lire».
Ma oggi a Corigliano Calabro la monnezza viene smaltita (?!!!) a peso d’oro. E a pagare, ovviamente, tocca ai cittadini…
Foto: il sindaco Geraci in due momenti della conferenza stampa di oggi