Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minori di Catanzaro,  Luciano Trovato, ha fissato il processo nei confronti di Davide M., il diciassettenne di Corigliano Calabro diabolico assassino di Fabiana Luzzi, l’adolescente bruciata viva a soli sedici anni, nel pomeriggio di venerdì 24 maggio scorso, dopo essere stata accoltellata ventiquattro volte in varie parti del corpo mezzora dopo l’uscita da scuola.

Davide M. è reo confesso per quel terribile delitto che ha scosso l’intera opinione pubblica italiana e non solo per l’enorme risalto mediatico avuto e che ancora ha.

La confessione dell’adolescente assassino aveva permesso agl’inquirenti, nella tarda serata del giorno successivo al suo delitto, di rinvenire il cadavere semicarbonizzato della povera Fabiana e lo zainetto contenente il telefonino, libri, quaderni, il diario ed altri effetti personali della vittima, proprio nei pressi del luogo della mattanza, una zona di campagna appartata pochissimo distante dall’istituto tecnico commerciale di Corigliano Calabro frequentato dalla giovane vittima.

Il Gip nei giorni scorsi ha dichiarato chiuse le indagini e fissato il giudizio immediato.

L’inizio del dibattimento è fissato per il prossimo 16 gennaio, fra un mese e mezzo, appena dopo le festività natalizie.

Al cospetto del collegio giudicante, la pubblica accusa nei confronti del minore imputato (difeso dagli avvocati Antonio Pucci e Giovanni Zagarese) sarà incarnata dal Pubblico Ministero Rita Tartaglia.

Lunghissimo ed articolato è l’elenco delle fonti di prova dell’omicidio oltre alla confessione resa dall’imputato stesso.

Davide M. è da tempo rinchiuso nel carcere minorile “Ferrante Aporti” di Torino

Deve rispondere di omicidio premeditato aggravato e di calunnia nei confronti di altri due minori da lui accusati in un primo momento al fine di depistare le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro. 

 

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