Che lì un giorno o l’altro ci sarebbe scappato il morto l’avevamo scritto oltre un anno fa. Ma siamo rimasti inascoltati da qualsiasi istituzione, compreso il consigliere comunale che di fronte a quell’anfratto edilizio ha la propria lussuosa villa con giardino. E con vista sulla miseria umana. Benvenuti a Cantinella, popolosa frazione di Corigliano Calabro.

Qui, lungo la trafficata Via dell’Agricoltura, tra l’istituto della scuola media “Costantino Mortati” e la bella villa del consigliere comunale di maggioranza Demetrio Mauro, ci sono due palazzine costruite da poco ed ancora disabitate, e in quegli anfratti edilizi da un paio d’anni trovano riparo, di giorno e di notte, gruppi di poveri disgraziati di nazionalità straniera e senza tetto.

Uno di loro stamane è stato rinvenuto cadavere all’interno d’un pozzetto. A prima vista forse deceduto almeno da un paio di giorni. Ad accorgersi dei cattivi odori, o meglio della “puzza di morto” proveniente dal posto in cui è stato rinvenuto il cadavere – presumibilmente di nazionalità polacca e al momento non ancora identificato – sono stati proprio i suoi vicini “di casa”. I quali verso le 10 di stamane hanno allertato i carabinieri. L’ufficiale macabra scoperta è stata fatta proprio dai militi dell’Arma.

Proprio il giorno dopo che ce n’eravamo occupati, nel marzo del 2015, uno si questi uomini randagi, un rumeno che tutti conoscevano come “Costantino”, era precipitato nel vuoto da un solaio dov’era andato per dormire al riparo del freddo della notte. Aveva fatto un volo di quattro metri ma, malconciato, s’era miracolosamente salvato.

Gli alunni delle scuole medie, adesso in vacanza, li vedevano tutti i giorni all’entrata e all’uscita di scuola quei poveri sventurati, e durante le ore di ginnastica, nel cortile. Li vedevano le loro mamme ed i loro papà quando li accompagnavano o li andavano a prendere a scuola, li vedevano gl’insegnanti. Li vedevano e li vedono in molti. Anzi, li vedono proprio tutti. E tutti sanno bene come sopravvivono quegli uomini. Qualcuno di loro quotidianamente si reca in una vicina macelleria per farsi regalare scarti ed ossa da “arrostire” su un malandato barbecue, trovato vicino a qualche cassonetto. Era la loro “cucina”, quella. Qualcun altro, non appena vede giungere un Tir a scaricare derrate alimentari presso il vicino supermercato, si propone per “aiutare”. E dopo lo “scarico” riceve dal titolare dell’esercizio commerciale qualche cosa da mangiare. Talvolta “ingaggiati” da una specie di “caporale”, per qualche ora d’“aiuto” in qualche terreno coltivato o per qualche altro impiego. Già. Il “tipo” sa che se la caverà con al massimo una decina d’euro “a cranio”. 
Di giorno “errano” in cerca di qualcosa da bere e da mangiare. Di sera tornano nel loro anfratto. Dove dormono. All’addiaccio, tra cartoni e spazzatura. Lì nei pressi fanno i loro “bisogni”. E si “lavano” nelle condutture aperte del Consorzio di bonifica.
 

Pure il loro vicino più importante, l’imprenditore e consigliere comunale Demetrio Mauro, oltre un anno addietro ci aveva raccontato che ogni tanto dà loro qualcosa da mangiare, ci aveva raccontato che una volta aveva pure salvato la vita a uno di questi che s’era accasciato sulla carreggiata della trafficata vicina arteria stradale rischiando d’essere travolto da qualche auto. Null’altro. Eppure “il Comune è lui”.


Nella zona vi sono ben due parrocchie, con parroci e parrocchiani impegnatissimi ad organizzare amene mondanità. Tanto degli “uomini randagi” se ne occupa Papa Francesco…

 

Di admin

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