“Corsi fantasma” al Comune. Eppure sono stati pagati in anticipo da parte dell’amministrazione del sindaco Giuseppe Geraci ai suoi amici della Fondazione TrasPArenza, i professori Ettore Jorio ed Enrico Caterini dell’Università della Calabria, entrambi da tempo superconsulenti del Comune nell’era del primo cittadino Geraci.

 

Del professore Jorio abbiamo già avuto modo di scrivere, in merito alle proprie supposte e mai smentite ingerenze nella nomina dell’attuale assessore comunale Mauro Stellato, quello con l’indennità di carica successivamente pignorata da parte d’una società immobiliare di Rende (il comune ove l’amministratore risiede), con la quale lo stesso è indebitato per 30 mila euro.

Ma veniamo alla storia dei “corsi fantasma”. Il 14 novembre del 2015, Geraci e i suoi amici Jorio e Caterini tennero una conferenza stampa per annunciare che da lì a poco sarebbero cominciati dei corsi di formazione per il personale comunale. Già nel precedente mese d’ottobre, infatti, in municipio venne redatta la Determinazione attraverso cui il Comune impegnava in favore della Fondazione TrasPArenza la somma di 15 mila euro quale spesa occorrente per il versamento per l’anno 2015 per elaborare l’analisi del fabbisogno formativo, col richiamo che l’impegno della somma occorrente per il secondo versamento, pari a 20 mila euro, si sarebbe materializzato attraverso un’altra determinazione, e con l’autorizzazione all’emanazione del mandato di pagamento pari a 500 euro quale quota associativa alla fondazione e di 14.500 euro quale prima soluzione di pagamento per le attività di formazione da parte della stessa. A otto mesi dall’annuncio, dei corsi di formazione finora non v’è stata manco l’ombra. Che il Comune ha in modo più che singolare pagato in anticipo agli amici del sindaco.

Il Movimento 5 Stelle se ne accorge, e quando sputtana la cosa il Comune abbozza una maldestra difesa: «500 euro per l’iscrizione alla fondazione è stata l’unica spesa finora sostenuta, perchè la prima tranche dei 34.500 euro, vale a dire i 14.500 euro versati, rappresenta non un pagamento bensì un mero trasferimento, appostato in un apposito fondo di gestione del bilancio della fondazione e della quale non è stato speso neppure un centesimo».

Già, i pagamenti all’occorrenza qui cambiano nome: si chiamano trasferimenti…    

Di admin

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