Di giorno in giorno, d’ora in ora diventa sempre più aspra la campagna elettorale in vista del Referendum popolare consultivo che si terrà a Corigliano Calabro ed a Rossano il 22 ottobre prossimo e finalizzato a promuovere o a bocciare la proposta di fusione istituzionale ed amministrativa tra i due Comuni.

Convegni, dibattiti e confronti tra le due opposte fazioni oramai non si contano più, tanto a Corigliano Calabro quanto a Rossano. Ed è proprio qui che s’alimentano gli scontri tra le stesse. Scontri dialettici – in qualche occasione s’è giunti quasi allo scontro fisico – che poi trovano sfogo, come oramai ovvio, sui social network ed in particolare su Facebook ove le polemiche s’alzano quanto a toni, sostantivi ed aggettivi. E nelle ultime ore i comitati del “No” di Corigliano Calabro sono rimasti vittime d’un atto sleale perpetrato senz’alcun dubbio da ambienti vicini ai comitati del “Sì”, con alcune costose vele di propaganda elettorale vistosamente alterate attraverso il cambio della parola “No” in “Sì” (foto)«Un atto sintomatico quanto goffo», secondo gli ambienti del “No”, «di come qualcuno abbia voglia di barare e di truccare la campagna elettorale in corso»

Nella serata di ieri, nella Piazza Giovanni Paolo II che insiste nella popolosa frazione Scalo di Corigliano Calabro, durante una manifestazione per il “No” organizzata dal locale Movimento 5 Stelle (a Rossano, invece, lo stesso movimento è per il “Sì”), tra gli altri ha preso la parola il sindaco coriglianese Giuseppe Geraci: oggi egli è ufficialmente schierato per il “No”, dopo avere perorato in Consiglio comunale l’approvazione della delibera che il primo febbraio del 2016 diede impulso al processo di fusione.                    

 

Di admin

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