Un tema, rivolto a tutti da parte del giovane e bravo mio collega Luigi Cristaldi, da ieri sera ha collezionato su Facebook 15 “Mi piace” compreso il mio e nessun commento eccetto il mio. Ve lo propongo: «Pensiero del giorno: «I social network – riflette il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo (foto) – sono diventati ormai
un veicolo di comunicazione anche delle ideologie mafiose. Ritengo sia un dato allarmante nella misura in cui il criminale entra in contatto con un numero enorme di utenti in uno spazio virtuale che non veicola solo buoni sentimenti ma diviene sempre più il luogo da sfruttare per allargare gli orizzonti della intimidazione diffusa perseguita dalle mafie moderne». Svolgimento…».
Ci provo un attimo io nello svolgimento della traccia d’un tale complicato tema da affrontare. Vediamo allora d’affrontarlo. Facendo veicolare su Facebook le notizie di cui m’occupo quotidianamente, mi capita assai spesso d’andare poi a leggere i commenti che vengono postati sulle pagine Facebook dei vari blog su cui le stesse “girano” e vengono condivise, giungendo sulle bacheche d’innumerevoli profili Facebook, arrivando così a migliaia di letture. E mi capita assai spesso d’imbattermi in decine e decine di commenti di mafiosi e dei loro sostenitori mafiosi anch’essi per il solo fatto d’avere commentato. Senza “Se” e senza “Ma”. Ultimamente m’è capitato d’imbattermi in taluni “Mi piace” e commenti postati da parte della cosiddetta “classe dirigente” locale: imprenditori, professionisti, rappresentanti politici ed istituzionali – emblematici i casi di taluni consiglieri comunali – a sostegno personale, sociale e politico delle “gesta” di condannati per mafia con sentenze definitive finiti ancora una volta in cronaca per altri motivi. E m’è capitato di dovere constatare quanto consistentemente alto è il numero di commenti d’elogio a mafiosi e delinquenti delle più svariate risme. Parliamo di centinaia per volta. Che sommati, caso per caso, fanno migliaia e migliaia. Ed è un fenomeno che registro non sulla Luna né su Marte, bensì sui profili Facebook dell’area geografica cui si rivolge quotidianamente l’informazione di AltrePagine, la Sibaritide. Con due tra i più grandi Comuni sui quali pende – oggi, non cent’anni fa – la ghigliottina dello Stato che potrebbe sciogliere gli organi elettivi d’essi per mafia, atto che uno dei due Comuni ha già provato soltanto qualche anno fa. Ma taluni consiglieri comunali in carica commentando su Facebook elogiano mafiosi e delinquenti.
E allora, mio caro Luigi, è il momento di tirare le somme: 15 “Mi piace” sul tuo post allarmano e devono allarmare ancor più rispetto all’allarme lanciato dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Lombardo. Sì: perché quelli che stiamo inequivocabilmente dall’altra parte siamo pochi, anzi pochissimi. Ciò non deve farci demordere né renderci arrendevoli: mai. Ciò, mio caro Luigi, vuol dire che (pure) noi, insieme agli altri 14, dobbiamo lavorare meglio.