Oltre il danno anche la beffa! L’accordo siglato dalla Regione Calabria con il plauso delle tre sigle sindacali il 7 dicembre del 2016, trasformava il capitolo politiche passive in politiche attive azzerando il bacino della mobilità in deroga

con la promessa di realizzare tirocini volti alla riqualificazione e ricollocazione dei percettori esclusi. Superando il ritardo biblico della burocrazia regionale, a termine gravidanza, 9 mesi dopo si era partiti con i tirocini. Il contratto, prevedeva con decreto n°1336, articolo 13 del bando pubblicato sul Burc n°15 del 13 febbraio 2017, una convenzione mai siglata con l’Inps, accordo pilota, che avrebbe accorciato i tempi di pagamento delle indennità. Ma la prossima settimana, per qualcuno saranno terminati i sei mesi di tirocinio e dell’indennità mensile nessuna traccia. Sconcertante è anche l’assenza di risposte “certe” da parte del Governo regionale che a parte qualche proclama pubblico dell’assessore Roccisano e “vaga ammissione di colpa” da parte del Governatore Oliverio (foto), il nulla!!!

Le notizie si susseguono nelle ore, un continuo rimbalzarsi di colpe ma la mancata erogazione delle somme pattuite e la totale assenza di prospettiva futura, alimentano la disperazione di seimila famiglie, che nonostante facciano fatica a far quadrare i conti, continuano con grande dignità e serietà professionale a prestare  servizio presso le loro sedi. Numerose le sollecitazioni dei sindaci dei Comuni ospitanti, che ritengono gravissimo il trattamento riservato a questi lavoratori, oggi risorse indispensabili negli organici comunali.

I tirocinanti della Calabria concludono chiedendo che venga istituita con urgenza una commissione in grado di riportare chiarezza e  legalità negli accordi siglati e che si proceda ai pagamenti delle spettanze e alla proroga per successivi 6 mesi, come previsto dal regolamento regionale dei tirocini, tempo utile da impiegare alla progettazione di opportunità future.

 

 

Di admin

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