Tre dei quattro parlamentari del Movimento 5 Stelle espressioni istituzionali della nuova città di Corigliano Rossano e dell’intero comprensorio della Sibaritide – Rosa Silvana Abate (foto), Francesco Sapia ed Elisa Scutellà – soffiano sul fuoco d’una polemica politica maleindirizzata poiché rivolta direttamente ad un organo d’informazione, AltrePagine, e solo e soltanto trasversalmente alla loro controparte politica cui rivolgono la retorica domanda se le promesse elettorali vengano o meno mantenute. Oggetto della bassa disputa, un pezzo di qualche giorno fa del nostro ottimo collaboratore Giuseppe Benvenuto
il quale poneva in rilievo l’assenza dei quattro parlamentari ad un importante convegno tenuto dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio in quel di Corigliano Rossano sul tema della fresca istituzione della Zona economica speciale presso la grande infrastruttura portuale locale
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Considerato che giornalisti lo siamo e – senza grilli per la testa – lo siamo non tanto per quel tesserino rilasciatoci dal nostro Ordine professionale quanto soprattutto per il duro e difficile lavoro ventennale, il direttore di AltrePagine interviene non tanto “a difesa” del collaboratore Benvenuto (non ci sogneremmo mai di rubare lavoro agli avvocati e soprattutto agli azzeccagarbugli!) quanto per ribadire e rimarcare la condivisione del suo pezzo contestato dai tre parlamentari del M5S. I quali indirizzano le loro aspre critiche politiche – che facciamo nostre! – a chi fa informazione e non già politica. E, in particolare, a chi è anni luce ed anni luce distante da certa politica vituperata non in via esclusiva e per volontà divina dal Movimento 5 Stelle. Che Oliverio tenga i propri importanti convegni istituzionali nelle aziende private dei suoi amici e portatori di (scarsi oramai) consensi elettorali è un fatto che si qualifica da se. Ad ogni buon conto, fossimo stati noi al posto dei parlamentari del M5S ci saremmo “imbucati” pur senza invito, e – sicuri di non essere certamente “cacciati” dalla sala – avremmo preso la parola e detto la nostra contestando tutto il contestabile. Passando in puntuale rassegna il comunicato dei tre parlamentari, è infine oscuro il motivo per il quale gli stessi citino il commissario straordinario della nuova città di Corigliano Rossano quasi “a difesa” e quasi ad “iscriverlo” al Movimento 5 Stelle…
ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA POLEMICA A 5 STELLE «Quanto valgono le promesse elettorali? Di tutto ciò che è scaturito dalle promesse figlie nel periodo elettorale (Ospedale unico della Sibaritide, Fusione Corigliano-Rossano, Zes e Terzo Macrolotto 106) bisogna far discernimento e capire se e cosa funzionerà e, soprattutto, quando e quanto di questo si attuerà realmente. Anche perché pare emergano problemi ovunque. Ad esempio, si parla di Ospedale unico della Sibaritide ma intanto ci sono sempre più problemi ai nosocomi di Corigliano e Rossano. Si pubblicizza, altro esempio, la riapertura dell’ospedale di Trebisacce facendo invece passare sottotraccia che si tratta realmente è un PPI (Punto di Primo Intervento) che è cosa ben diversa. Ma l’argomento che ci interessa oggi è la Zona economica speciale visto che s’è tenuto un convegno pochissimi giorni fa e siamo stati chiamati in causa per la nostra assenza. Da più parti in Calabria sorgono dubbi sulla Zes di Gioia Tauro visto che mentre la legge 91/2017 ritiene che «la Zes debba sorgere su una zona geografica delimitata e identificata» e, quindi, considerando quella vasta zona che conta circa 2400 ettari compresi tra i comuni di S. Ferdinando, Rosarno e Gioia (col porto), l’area coinvolta nella Zona economica speciale va oltre questi canoni comprende anche una parte della Sibaritide, del Crotonese, di Vibo e Lametia Terme (l’Aeroporto). Aree senza nesso economici funzionali e senza una reale vicinanza col porto principale che individua la zona (Gioia Tauro) come ribadito, appunto, dalla legge. Una sorta di operazione per mettere “dentro tutti e non scontentar nessuno, poi vediamo come la si realizza davvero”. Delle sue articolazioni e di questi dubbi avremmo voluto discutere anche noi. Altro che assenza ingiustificata e di ritornare accompagni dai genitori. È una questione di eleganza e prassi politica: noi non siamo abituati a introdurci in casa d’altri senza essere stati invitati. Chi si fregia del titolo di giornalista, altro esempio, quando firma un articolo dovrebbe ricordare che ci sono onori e oneri. Uno degli oneri è di indagare se un gruppo politico sia stato invitato o meno, contattando, semplicemente, gli organizzatori. Così prima di prendere le presenze alla lezione e parlare di “buco nero degli assenti” tirando in mezzo anche l’assenza del commissario del comune di Corigliano Rossano Domenico Bagnato. Dall’elenco dei partecipanti è chiaro che s’è trattato di una ennesima passerella che, nei fatti, non porta nulla al territorio. Se anche la presentazione della Zes sia stata una delle tante operazioni per procacciare voti prendendo in giro i cittadini la risposta la si è già avuta ad inizio marzo. È stata una verifica di fine primo quadrimestre molto sonora e roboante che ha fatto capire che per gran parte della politica calabrese i voti non sono buoni. Se è così allora avete ragione: non è “roba” per grillini e professionisti da processione. La vecchia politica fatta di convegni, chiacchiere e processioni è stata già ampiamente punita. Il M5S ha eletto ben quattro parlamentari nella zona e faremo sentire chiaramente la nostra, sia nelle aule che sul territorio. Come abbiamo fatto in passato e stiamo già facendo. Intanto, politici, organizzatori e giornalisti che si occupano dei registri delle presenze, intanto, si considerino pure rimandati a settembre. I Parlamentari M5S: Rosa Silvana Abate, Francesco Sapia ed Elisa Scutellà».