C’è che nelle caselle di posta elettronica di numerosissimi professionisti dello Jonio e del Pollino iscritti ad un importantissimo ordine professionale viene recapitata una e-mail. La “fonte” è un indirizzo di posta elettronica (apparentemente) anonimo, ma il contenuto, la “ciccia”, è una serie di “notizie bomba”. Un vero e proprio atto d’accusa. Pesante e circostanziatissimo.
In merito, si parla d’una presunta denuncia che sarebbe già sul tavolo del procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, con tanto di prove dei presunti misfatti. Nel mirino dell’anonimo delatore, o del gruppo di delazione organizzato, vi sono numerosi nomi e cognomi. Si tratta dell’intero consiglio direttivo dello stesso ordine professionale. Si pongono in rilievo persino i legami “parentali” con un notissimo esponente politico-istituzionale del comprensorio, un uomo assolutamente non chiacchierato e mai chiacchierato. La delazione scritta, infatti, si limita a mettere tra parentesi il legame d’affinità con l’“imputato” numero uno, che è il più alto papavero dell’ordine professionale “sotto accusa”. E le accuse sono gravissime. Si snocciola persino il rosario degli articoli del Codice penale, talvolta esagerando a nostro modestissimo avviso. Per esempio quando si scrive di “concorso esterno in associazione mafiosa”.
Tra i professionisti iscritti all’ordine da qualche giorno non si parla d’altro, pur sottovoce. Alcuni che hanno ricevuto l’e-mail l’hanno inoltrata pure alle caselle di posta elettronica degl’iscritti ad un altro ordine professionale. E qualcuno l’ha inoltrata pure alla nostra redazione. I fatti denunciati sono cosa seria? Sì, lo sono senz’alcun dubbio. Ammesso e non concesso che gli stessi abbiano il necessario fondo di verità e che non si tratti, invece, di soli “veleni”.