Un’indagine penale a carico dell’ex sindaco dell’ex Comune di Rossano, Stefano Mascaro (foto), dell’ex segretario generale dello stesso ex Comune, Nicola Middonno, e d’una funzionaria dell’attuale Comune di Corigliano Rossano, Gemma Siepe. Gli avvisi di garanzia spiccati dalla Procura di Castrovillari nei confronti dei tre indagati sono stati notificati agli stessi, da parte degli ufficiali di polizia giudiziaria del locale Commissariato di pubblica sicurezza, tra le giornate di mercoledì e giovedì scorsi.

La Procura di Castrovillari sta dunque indagando, a seguito d’un esposto-denuncia presentato per presunte quanto gravi irregolarità nella procedura di selezione per il conferimento d’un incarico dirigenziale presso l’ex Comune di Rossano. Un atto formalizzato lo scorso 13 febbraio da parte degli ex consiglieri comunali rossanesi Tonino Caracciolo, Marinella Grillo, Flavio Stasi e Titti Scorza.

Nella loro denuncia, i quattro esponenti politici sostenevano come nonostante gl’inviti pubblici rivolti all’allora segretario comunale, questi avesse ritenuto di procedere ugualmente alla selezione bandita dall’ex Comune per la nomina d’un dirigente. Gli ex consiglieri denuncianti, infatti, ritenevano che l’avanzamentoi di carriera d’un funzionario fosse combinato alla durata del mandato del sindaco, che da lì a poco sarebbe decaduto per via della fusione istituzionale dell’ex Comune di Rossano con quello di Corigliano Calabro.

Una procedura di selezione, secondo Caracciolo, Grillo, Stasi e Scorza, inficiata da una serie di fatti illeciti, tra cui la nomina della commissione e la pubblicazione del bando il giorno prima della scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione. Una mossa da cui sarebbe derivato pure un danno erariale: da qui la contestuale denuncia presentata attraverso un esposto pure presso la Procura della Corte dei conti di Catanzaro. 

        

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