Egregio sindaco di Cosenza, egregio architetto Mario Occhiuto, chi Le scrive, in forma libera ed aperta come ha sempre fatto, è il giornalista che per primo, nella serata dell’altro ieri, ha dato la notizia dell’indagine a suo carico per associazione a delinquere transnazionale finalizzata alla commissione di determinati reati, giunta a conclusione lo scorso 11 giugno presso la Procura distrettuale Antimafia di Roma. Notizia che, in un post pubblicato ieri mattina su Facebook, Lei definisce «vecchia», affermando che «qualcuno è andato a scovarla per poi diffonderla pensando di farmi un danno in questo momento particolare».