Historia magistra vitae est è una grande massima ciceroniana nota ai più. Lungi da noi ergerci a storici, però qualche volta ricordare una “storia”, soprattutto se assai recente, è certamente utile a comprendere – oppure no – le vicende dei giorni presenti. Correva l’anno 2016, primo agosto, quando alla Camera dei deputati un gruppo di parlamentari del Gruppo “Sinistra italiana – Sinistra ecologia e libertà” di quella legislatura presentava un’interrogazione a risposta scritta rivolta all’allora ministro dell’Interno. Un atto parlamentare che riguardava l’allora Comune di Corigliano Calabro, oggi ex dopo la fusione istituzionale con l’ex Comune di Rossano nella nuova città di Corigliano Rossano. Che per la prima volta nella sua “fresca storia” – com’è a tutti noto perché la campagna elettorale è già bell’e cominciata – il prossimo 26 maggio andrà al voto amministrativo per eleggere il suo primo Sindaco ed il suo primo Consiglio comunale. Riportiamo un passo importante di quell’interrogazione parlamentare presentata dai deputati di Sinistra italiana, ovviamente su sollecitazione degli esponenti coriglianesi del loro partito, il cui leader era ed è Angelo Broccolo.
«[…] Al termine delle operazioni di sbarco, risultava la presenza di 91 minori non accompagnati che, come prevede la legge, venivano affidati all’Amministrazione Comunale che ha provveduto a sistemarli all’interno del palazzetto dello sport di Corigliano. A distanza di quasi un mese, i ragazzi, ridotti nel numero da numerose fughe e purtroppo da un decesso, sono ancora alloggiati lì. Il palazzetto, come facilmente intuibile, non presenta i requisiti minimi per una così lunga ospitalità, sia da un punto di vista igienico, sia da un punto di vista della sicurezza.
La gestione dell’accoglienza è stata affidata in un primo momento all’onlus “Marinella Bruno” con affidamento diretto motivato dalla situazione emergenziale. Fin dai primi giorni di luglio si è affiancata all’onlus un gruppo di cittadini volontari che hanno fornito aiuto nei turni al palazzetto, capi di vestiario, generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e lezioni di italiano basilari. Tutto questo a titolo completamente gratuito. Per quanto riguarda invece la onlus, dalla delibera di Giunta che alleghiamo, si evince che il costo dell’affidamento prevede una spesa di 26.400€ (26€ a minore al giorno) e molte delle voci contenute nella stessa sono in realtà state coperte da donazioni e dai suddetti interventi di volontari. Altro elemento grave e preoccupante è la natura del rapporto che intercorre tra la onlus, il presidente della stessa ed un componente della Giunta. Infatti, l’assessore Alessandra Francesca Capalbo risulta essere coniuge del presidente della onlus Giuseppe Bruno, nonché segretaria della stessa associazione; si registrava inoltre sia l’intervento in prima persona dell’assessore Capalbo nello stabilire un contatto con l’associazione, sia la sua presenza in Giunta al momento della delibera da lei stessa votata.
Allo stesso tempo vanno registrate le numerose e documentate richieste delle associazioni operanti nel settore e presenti nel territorio, di realizzare un protocollo d’intesa per la gestione di tali emergenze con eventuali gare d’appalto. Al termine degli 11 giorni di discutibile gestione della onlus “Marinella Bruno”, ad essa subentrava l’associazione “Azzurra” […]». Leggi qui il testo integrale
Il candidato a sindaco Gino Promenzio. In alto, Alessandra Capalbo ed Angelo Broccolo
A distanza di due anni e otto mesi, e senza mai avere ottenuto per alcuna via alcun tipo di chiarimento politico-amministrativo su quella vicenda che vide coinvolto persino il suo gruppo parlamentare, il locale partito di Sinistra italiana oggi è un amabile alleato dell’ex assessora Alessandra Capalbo nella suggestiva cornice della coalizione “Civica e popolare” che vorrebbe sindaco di Corigliano Rossano Gino Promenzio.