Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha revocato e riformato le misure cautelari applicative degli arresti domiciliari, che erano state disposte dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari Carmen Ciarcia nei confronti della sindaca di Cariati – adesso sospesa – Filomena Greco, 53 anni, del fratello imprenditore Saverio, di 49, e dell’ex capo dell’Ufficio tecnico del Comune cariatese Giuseppe Fanigliulo, di 46. L’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore di Castrovillari Luca Primicerio e denominata “Platone”, era scattata in seguito al rilascio da parte di Fanigliulo d’una concessione edilizia in sanatoria in favore del gruppo imprenditoriale capeggiato da Saverio Greco e finalizzato alla ristrutturazione e all’adeguamento d’un immobile da adibire a clinica medica privata.

Secondo le accuse, la nomina e la proroga di Fanigliulo erano state disposte dalla sindaca Greco proprio per quel fine. Inoltre, in assoluta incompatibilità con la funzione pubblica ricoperta, il dirigente prorogato avrebbe curato l’iter progettuale dell’opera del gruppo imprenditoriale “iGreco”, redigendo gli elaborati tecnici presentati per ottenere i nulla osta alla realizzazione della struttura, omettendo d’effettuare i previsti controlli successivi. Da qui le imputazioni formulate dal gip, a vario titolo, per i reati di corruzione ed abuso d’ufficio. L’udienza di riesame a Catanzaro s’è tenuta martedì scorso e nella giornata di ieri è giunto agli avvocati difensori il dispositivo decisorio.

 

La sindaca sospesa, il fratello imprenditore e l’ex capo dell’Ufficio tecnico comunale sono difesi dagli avvocati Enzo Belvedere del foro di Cosenza e Giuseppe Labonia del foro di Castrovillari. I quali hanno definito «oltremodo esagerate» le misure cautelari emesse dal gip, spiegando che esse ora sono state «grandemente ridimensionate» dal Tribunale catanzarese. Alla sindaca sospesa i giudici della libertà hanno applicato la misura del divieto di dimora a Cariati, mentre per il fratello e per l’ex capo dell’Ufficio tecnico comunale sono state applicate delle misure interdittive temporanee relative al divieto di poter esercitare la professione, in attesa d’eventuali (e molto più che probabili) ricorsi da parte delle difese in Corte di Cassazione.

 

Nell’ambito della medesima inchiesta giudiziaria, sempre ieri, i giudici del riesame catanzarese si sono pronunciati pure sulla posizione del 70enne imprenditore di Corigliano Rossano Cristoforo Arcovio, rappresentante della società “Ecology green” attiva nel settore dello smaltimento dei rifiuti proprio nel Comune di Cariati: in accoglimento dell’istanza avanzata dal sui legale, l’avvocato Francesco Nicoletti del foro di Castrovillari, l’uomo è stato rimesso in libertà, ma con una misura interdittiva relativa al divieto temporaneo dell’esercizio dell’attività d’impresa per la durata d’un anno. Dinanzi al gip del Tribunale di Castrovillari, nelle scorse settimane, in sede d’interrogatorio di garanzia, Filomena e Saverio Greco s’erano avvalsi della facoltà di non rispondere.

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