Il sindaco Stasi faccia cancellare dalla toponomastica quella malefatta del passato

 

 

Il nostro ottimo collega Ciccio Ratti e la musicologa Elisabetta Salatino sono due esemplari cittadini da sempre impegnati nel mondo della cultura, della politica quella seria e non quella delle solite chiacchiere, dell’ambientalismo locale e globale, e tra le anime dell’attivo e dinamico “Circolo culturale rossanese”. Ciccio ed Elisabetta da alcuni giorni hanno lanciato nella rete di Internet e sui loro profili Facebook una petizione – che sta avendo già ottimi riscontri – finalizzata a richiedere al sindaco Flavio Stasi l’impegno d’assegnare la cittadinanza onoraria di Corigliano-Rossano alla senatrice a vita Liliana Segre, italiana d’origine ebraica sopravvissuta al più grave atto “politico” mai consumato in Italia, la deportazione e il genocidio per motivi razziali di cui ella è una testimone vivente, uno dei pochi ancora in vita che videro e vissero quegli atti ripugnanti per il genere umano di cui “politici” italiani si resero protagonisti.

Nei giorni scorsi, com’è noto a tutti, la senatrice Segre è stata vittima d’una gravissima offesa politica consumatasi al proprio cospetto addirittura nel Parlamento della Repubblica Italiana di cui è componente. Noi, pur avendo sempre detestato le ondate adrenaliniche di quella politica (sovente della sinistra cui culturalmente apparteniamo con orgoglio) che con la bava alla bocca insegue l’attualità fiondando consuete quanto improvvisate proposte, facciamo nostra la proposta di Ciccio ed Elisabetta. E da qui invitiamo i coriglianrossanesi a cercare in rete e a firmare la loro petizione indirizzata al sindaco Stasi. Che è un atto di civiltà politica. E che potrebbe trasformarsi in un momento di magistrale civiltà istituzionale nella sede comunale che coi suoi organi democraticamente eletti rappresenta tutti i suoi cittadini senza distinzione alcuna.

 

Ciccio Ratti ed Elisabetta Salatino

 

Quando la raccolta delle firme sarà conclusa – con grande successo, ne siamo certi – la palla passerà al sindaco Stasi, il quale per cultura e formazione personale non è affatto insensibile, anzi il contrario, ai grandi temi culturali di civiltà politica. Il primo cittadino di Corigliano-Rossano avrà però da consumare un atto necessariamente propedeutico a quello dell’assegnazione della cittadinanza onoraria alla senatrice Segre in una solenne cerimonia che dovrebbe ovviamente prevedere la sua presenza.

 

Il sindaco Flavio Stasi

 

Già, perché come mai potrebbe il sindaco Stasi invitare la senatrice in una città dov’esiste un ponte stradale che la toponomastica comunale indica col nome cui lo stesso è dedicato? Immaginiamo se la cerimonia per l’assegnazione della cittadinanza onoraria si dovesse tenere nella sala del Consiglio comunale di Piazza Santi Anargiri con la senatrice Segre la quale per raggiungere la sede di democratica rappresentanza istituzionale dovrebbe attraversare in corteo d’auto quel ponte che anni fa fu impunemente dedicato al deputato Giorgio Almirante il quale nel 1938 era il caporedattore d’un giornalaccio che si chiamava “La difesa della razza” che avallava le deportazioni umane… 

Sarà pure ripugnantemente solo simbolica, ma tra le tante malefatte comunali politiche ed amministrative del passato v’è pure questa. E campeggia ancora e tuttora in brutta vista tra lo Scalo rossanese ed il suo centro storico…

 

PER FIRMARE LA PETIZIONE CLICCA QUI 

 

 

Di admin

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