Italia nostra frena l’entusiasmo espresso nei giorni scorsi dai parlamentari del M5S per l’autonomia amministrativa e finanziaria del sito
Solo pochi giorni dopo aver ottenuto l’autonomia, il Parco archeologico di Sibari viene inserito tra i 14 siti del patrimonio europeo più a rischio da Europa nostra e dal European Investment Bank Institute, grazie ad una campagna di sensibilizzazione intitolata 7 Most endangered, dedicata ai beni culturali e supportata dal fondo Creative Europe dell’Unione Europea. Lo rende noto Italia nostra. «Siamo soddisfatti – afferma la presidente nazionale Mariarita Signorini – che il gruppo d’esperti internazionali abbia compreso l’importanza di Sibari ed abbia sottoscritto la nostra campagna di sensibilizzazione. In merito alla recente autonomia del Parco
prevista dal nuovo assetto del Ministero per i beni, le attività culturali ed il turismo, ringraziamo il ministro Dario Franceschini per questa prima apertura e rimaniamo in attesa di vedere gli esiti del bando internazionale per la designazione del direttore, nella speranza che il sito possa presto rinascere».
«Il Parco di Sibari – afferma Angelo Malatacca, presidente di Italia nostra Calabria – presenta delle criticità oggettive che non ne favoriscono la visita e la percezione da parte dei turisti. Ci auguriamo quindi che vengano risolti non solo i problemi strutturali ma anche migliorata la segnaletica del percorso di visita, delle ricostruzioni grafiche, dell’esposizione museale, l’integrazione tra le principali parti degli scavi e i servizi d’accoglienza e guida turistica».
La segnalazione ai 7 Most Endangered, inviata lo scorso primo agosto da Italia Nostra ha incontrato l’interesse d’un comitato di selezione formato da 15 esperti in storia, archeologia, architettura, restaurato ed economia proveniente dagli stati membri dell’Unione europea. L’elenco finale dei 7 siti storici più a rischio in Europa sarà annunciato a marzo del 2020.
Da sinistra verso destra, i parlamentari locali del M5S Forciniti, Abate e Scutellà
La notizia odierna funge da freno, dunque, al facile e corale entusiasmo espresso nei giorni scorsi da parte dei parlamentari locali del Movimento 5 stelle Francesco Forciniti, Rosa Silvana Abate ed Elisa Scutellà per l’annunciata autonomia amministrativa e finanziaria del Parco archeologico sibarita da parte del Mibact, dove siede, in qualità di sottosegretario, un’altra parlamentare calabrese, Maria Laura Orrico.