di Salvatore Iacoi*

Un lungo momento di sofferenza. Un momento tragico, che, a mio avviso, viene gestito in modo pericoloso per la tenuta della democrazia italiana. I nostri vicini francesi nel 1789 hanno rovesciato una monarchia in nome della libertà, mentre il nostro Governo l’ha soppressa senza nemmeno tentare di proteggere la nostra libertà. L’attuale Governo, senza nemmeno pensare di comporre un Governo provvisorio composto da tutte le compagini politiche esistenti in Parlamento con l’incarico esclusivo di accompagnarci fuori dalla pandemia, ha soppresso tutte le nostre libertà asserendo di farlo nel nostro interesse. Un interesse del popolo che è stato amministrato in modo totalmente sgangherato poiché un solo focolaio, in un solo comune della Lombardia, non è stato isolato immediatamente come il caso richiedeva. Questa prima leggerezza ha consentito al Coronavirus di espandersi

 

indisturbato per la Lombardia. Ma anche codesta espansione non è stata intercettata dal Governo che con una improvvida anticipazione di un decreto restrittivo per la Lombardia ha indotto migliaia di meridionali che lavoravano in quella regione di abbandonarla per raggiungere il Meridione, dove hanno portato il Coronavirus. Solo dopo il Governo ha preso provvedimenti, ma per tutta l’italia, sopprimendo ogni forma di democrazia ed ogni forma di libertà. Certo, lo “stare a casa” è stata una costrizione necessaria per arginare l’espansione del Covid-19, ma rimane il fatto che l’imposizione è avvenuta su ordine del Governo e non su ordine del Parlamento. Ciò a mio avviso è un vulnus della democrazia ed un pericoloso precedente, che purtroppo non ha intercettato nemmeno il nostro Presidente della Repubblica che nulla ha detto sulla necessità  di salvaguardare i nostri diritti costituzionali.

 

*Salvatore Iacoi è un ispettore di Polizia in pensione

 

La nostra Costituzione è strutturata in modo rigido e consente modifiche solo in modo costituzionalmente indicato. Non voglio qui ripercorrere i modi tassativamente indicati dalla Costituzione per abrogare o modificare anche un solo comma di un articolo, ma voglio precisare che la libertà personale è garantita dalla Costituzione e che il nostro Governo ha soppresso la nostra libertà senza aver modificato la Carta Costituzionale. Quindi, a mio avviso, a prescindere dalla necessità e dall’opportunità di affrontare l’emergenza Coronavirus, sarebbe stato obbligo del Governo chiedere al Presidente della Repubblica l’opportunità di sospendere l’attività del Governo e nominare una commissione composta da tutte le rappresentanze politiche del Parlamento, circoscrivendo i loro poteri esclusivamente all’emergenza Covid-19, e consentendo solo a loro di limitare la nostra libertà. Ora il problema, sempre a mio avviso, è quello di sperare che il Governo comprenda che il potere che si è arrogato, quello di imporci di non uscire di casa, non è un potere permanente. Spero pure che tutte le forze di Polizia dimenticheranno con facilità l’attuale potere di chiedere la motivazione alle persone che escono di casa propria, ma la vedo dura. redazione@altrepagine.it

 

 

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