La persona è collegata a suoi familiari già contagiati. Scende il numero delle quarantene obbligatorie
Oggi s’attesta a 24, a Corigliano-Rossano, il numero totale dei casi di positività al Covid-19. Emerge infatti in città un nuovo caso di contagio da Coronavirus. Una persona che a seguito del test a tampone che gli era stato effettuato nei giorni scorsi, ha fatto registrare la propria positività e che adesso è isolata in quarantena sanitaria obbligatoria nella propria abitazione come disposto dal sindaco Flavio Stasi su richiesta dei responsabili del Dipartimento prevenzione ed igiene pubblica dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.
E si tratta, ancora una volta, d’un familiare d’un altro caso conclamato. Dal computo in tempo reale abbiamo escluso le due donne che erano decedute nei giorni scorsi negli ospedali di Cosenza e Rogliano, madre e figlia rossanesi di 65 e 98 anni, ed il 50enne guarito e dimesso dall’ospedale di Castrovillari qualche giorno fa. Dei 24 casi complessivi di Coronavirus a Corigliano-Rossano, 13 persone sono in isolamento domiciliare nelle loro abitazioni e 11 sono ricoverate in ospedale. Sta scendendo, comunque, il numero complessivo delle persone sottoposte allo stato di quarantena sanitaria obbligatoria, che fino all’altro ieri s’attestava a 285.
Il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asp, Martino Rizzo, ieri sera ha fatto il punto della situazione: «La buona notizia di oggi è che abbiamo ripreso a fare i tamponi. La brutta è che mancano i dispositivi di protezione individuale (le mascherine) per farli. Per questo ho chiesto aiuto al sindaco Stasi, che ringrazio per averci fornito alcune tute che ci consentiranno d’andare avanti per qualche giorno. Altra buona notizia è quella della complessiva diminuzione del numero dei cittadini di Corigliano-Rossano in quarantena, che viene imposta cautelativamente per osservare se si sviluppa la malattia in soggetti provenienti da fuori, o in quelli che hanno avuto contatti con i casi, ed anche agl’inadempienti all’ordinanza regionale, che impone ai cittadini calabresi di non uscire se non per gravi ed urgenti motivi.
Il dottore Rizzo
In effetti stanno arrivando meno persone dal Nord – se non ne arrivassero, sarebbe meglio – ci sono stati meno casi positivi rispetto al recente passato, ed invece non s’abbassa il numero dei cittadini “disubbidienti”, nonostante l’aumento delle sanzioni. A proposito dei casi, ha finito la quarantena un nutrito numero di cittadini che aveva avuto contatto con un nostro collega medico risultato positivo al virus. Negli ultimi giorni, inconsapevole malato, aveva adottato alcune semplici cautele, quali l’uso dei guanti e della mascherina chirurgica. Ebbene, tali semplici misure hanno evitato la diffusione dell’infezione e oggi possiamo dire che nessuno è stato contagiato, confermando quanto affermano le società scientifiche e cioè che una misura essenziale per la prevenzione dal Covid-19 anche negli ambienti sanitari è quella d’applicare la mascherina ai malati. Domani ci aspettiamo nuovi casi nell’Alto Jonio, speriamo pochi, e indagheremo su alcuni sintomatici del rossanese, ma cerchiamo d’avere fiducia e continuiamo insieme a lottare contro questo nemico invisibile, restando a casa». redazione@altrepagine.it
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