Il sindaco Stasi denuncia la “lentezza” per i gli esiti degli ultimi test, mentre il dottor Rizzo dell’Asp esprime alcune
perplessità
Durante la giornata di ieri la grande città di Corigliano-Rossano ed il ben più vasto comprensorio jonico della Sibaritide non hanno fatto registrare nuovi casi di contagio da Covid-19. Una buona notizia dunque, ma speriamo sia effettivamente così. Già, perché in serata, tanto il responsabile del Dipartimento di prevenzione, igiene4 e salute pubblica dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Martino Rizzo, quanto il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, hanno pubblicamente espresso più di qualche dubbio e più di qualche perplessità. Vediamo.
Cominciamo dall’esperta analisi del dottore Rizzo: «Non ci sono nuovi casi, gli allarmi recenti per pazienti che hanno dovuto ricorrere al Pronto soccorso del presidio ospedaliero di Corigliano-Rossano si sono dimostrati infondati, qualche nuovo allarme con trasferimento a Cosenza, ma niente di eclatante sullo Jonio. Tutto troppo tranquillo. L’epidemia è finita, abbiamo superato l’emergenza sanitaria da Covid-19? Oggi riflettevo con un esperto sull’andamento epidemico, sul famoso picco. I conti non tornano, soprattutto per Corigliano-Rossano. Troppi pochi casi per una popolazione di 80 mila abitanti. Ma voglio credere che siamo stati tutti bravi e diligenti, ed agendo bene abbiamo limitato i danni. Lo spero. Però ci dobbiamo ricordare che fino a quando non avremo un vaccino o una cura, il Coronavirus sarà un’ombra scura sulla nostra vita. Quindi non cantiamo vittoria troppo presto! Qualche dato: pur non essendo aumentato il numero di casi, e quindi le persone soggette a sorveglianza sanitaria perché contatti dei contagiati, è aumentato il numero delle quarantene. Solo a Corigliano-Rossano sono 206, nell’intera Sibaritide sono 429. A cosa è dovuto l’aumento? Ai rientri da città del Nord e al consistente numero di inadempienti alle ordinanze che vietano di uscire di casa senza motivo. Spero che la quarantena obbligatoria cui sono soggetti quelli che sono rientrati dal Nord sia reale e non fittizia».
Il dottore Rizzo
Il sindaco Stasi, dal canto suo, sempre nella serata di ieri ha pubblicamente denunciato «una certa lentezza nelle ultime ore nell’avere i risultati, tant’è che non abbiamo conferma di tutti gli esiti dei tamponi effettuati tra le giornate di lunedì e martedì».
Il sindaco Stasi
L’unica indiscrezione trapelata ad AltrePagine nella giornata di ieri riguarda la negatività delle 21 persone residenti in città tra coloro che avevano preso parte a una recente crociera con destinazione Dubai, negli Emirati Arabi, loro familiari e stretti contatti. Il “caso” era emerso a seguito della positività riscontrata a seguito del test a tampone effettuato nei giorni appena precedenti su un giovane rossanese reduce proprio da quella crociera, il quale dallo scorso 5 aprile è sottoposto allo stato di quarantena sanitaria obbligatoria disposta nei suoi confronti dal primo cittadino su richiesta dei responsabili dell’Asp.
Secondo i dati ufficiali a Corigliano-Rossano sono 34 i casi “attivi” di positività al Covid-19. Tra essi, 24 persone si trovano in isolamento nelle loro abitazioni e quindi in stato di quarantena sanitaria obbligatoria, e 10 ricoverate in ospedale. Dal computo abbiamo escluso le tre persone decedute e le due guarite, una delle quali dimessa giorni addietro dal suo ricovero ospedaliero.
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