Poverino, il candidato al Senato di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani! 

L’altra notte ha subito una gravissima “intimidazione”:

con una bomboletta spray gli hanno scritto «un numero» sulla vetrina della sede elettorale: minchia!!! 

«L’autore, ovviamente, ignoto, ha scritto sulla vetrina un numero: 49090000. In tutta onestà (!!!)», ha detto Rapani, «non riesco ad immaginare cosa voglia significare o quale messaggio subliminale voglia intendere. Di certo non mi preoccupa». Appunto.

Questa minchiata, però, Rapani l’ha denunciata alle forze dell’ordine e al contempo s’è fatto scrivere articoli di giornale. Davvero un fenomeno… da baraccone!

A proposito di articoli, (ri)leggete invece questo nostro pezzo del 6 maggio 2020. Giusto per rinfrescarvi un po’ la memoria e decidere chi certamente non dovete votare al Senato! 

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No. Noi non apparteniamo al giornalismo locale del politicamente corretto sempre e comunque. Vale a dire quello che nella giornata di ieri ha dato notizia che l’assessore regionale al Lavoro Fausto Orsomarso (foto a sinistra) ha nominato nel proprio staff «l’ex coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, nonché candidato non eletto alle ultime Regionali, Ernesto Rapani, che svolgerà il ruolo di segretario particolare al 50% del trattamento».

La notizia, infatti, a noialtri fa specie abbastanza per poterla liquidare così. Sarebbe un vero peccato. Già.

Che all’architetto 52enne Ernesto Rapani (foto a destra) di FdI – stesso partito dell’assessore Orsomarso – nessuno potesse negare un posto di (non) lavoro a sbafo dei cittadini calabresi, in virtù della propria assoluta “fedeltà di maglia”, certo non scandalizza né AltrePagine né nessuno. In fondo, un posto di portaborse non si nega a nessuno

massimamente quando il qualcuno già nominato è stato trombato dai cittadini-elettori proprio nelle ultime elezioni regionali. Nel caso di specie, poi, parliamo d’un campione, pluri-trombato in tutti i tipi delle ultime elezioni possibili e (in)immaginabili.

Sì, perché chi non lo ricorda Rapani, già consigliere dell’ex Comune di Rossano ed ex consigliere provinciale di Cosenza, quando fu trombato proprio come sindaco di Rossano nel 2016, chi non lo ricorda quando nel 2018 provò ad essere eletto parlamentare della Repubblica e fu ri-trombato?

Terza ed ultima trombatura (solo in ordine di tempo, già ne siamo persuasi) proprio alle elezioni regionali dello scorso 26 gennaio. Neppure lì, infatti, è riuscito a fare centro, nonostante avesse mobilitato truppe di terra, d’aria e di mare per un “io speriamo che me la cavo” che ha portato nel suo Comune di Corigliano-Rossano persino la segretaria nazionale del suo partito Giorgia Meloni e quella regionale Wanda Ferro, la parlamentare di Catanzaro che proprio a Rapani ha soffiato il posto di capo-partito in Calabria perché lui aveva (ancora una volta) deciso di sognare con gli occhi pieni e le mani vacanti un bel posto da consigliere regionale.

Ma se Rapani, com’era assai prevedibile, ancora una volta non ha fatto centro, Orsomarso l’ha fatta fuori dal vaso e pure assai grossa.

Come si può nominare, nella segreteria d’un Assessorato al Lavoro, uno condannato dal giudice del Lavoro del Tribunale di Castrovillari a pagare i lavoratori ai quali l’impresa edile societaria lui facente capo e poi dichiarata fallita non aveva pagato loro i salari? 

Accade in Calabria. E qui si può questo e tant’altro… direttore@altrepagine.it

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Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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