di Fabio Buonofiglio

Un duplice agguato in piena regola di ‘ndrangheta. È accaduto all’alba di stamane tra le campagne di contrada Caccianova, tra le popolose frazioni di Sibari e Lauropoli, nel Comune di Cassano Jonio. Il bilancio è d’un morto e un ferito, quest’ultimo in condizioni gravi.

 

Secondo quanto ricostruito finora, una o più persone ignote, il killer o un commando di killer, ha sparato a colpi di kalashnikov alle due vittime all’interno della loro azienda agricola. Si tratta di Francesco Elia, 40 anni, e d’un operaio di nazionalità rumena che lavorava con lui. Il primo – già noto negli ambienti investigativi poichè coinvolto ma uscito assolto nel maxiprocesso di ‘ndrangheta “Omnia” – è morto attinto dai colpi d’arma da fuoco. L’altro, incensurato, è rimasto gravemente ferito ed è stato trasportato con l’eliambulanza del 118 nell’ospedale dell’Annunziata a Cosenza. 

 

Il sicario o i sicari sarebbero entrati in azione non appena Elia ed il suo operaio sono scesi dall’abitacolo dell’utilitaria, una Fiat Panda bianca, a bordo della quale hanno raggiunto di buon mattino l’azienda di proprietà della vittima. Più di 30 i colpi di mitra esplosi: Elia è stato finito con alcune pallottole esplose da distanza ravvicinata.

 

 

Il luogo dell’agguato a Francesco Elia

 

Dopo il fatto di sangue, senz’alcun dubbio riconducibile alle dinamiche criminali della Sibaritide, sarebbe stata la sorella dei due uomini ad allertare i carabinieri della Tenenza di Cassano, i quali a loro volta hanno allertato il 118. Francesco Elia era il figlio del boss Alfredo Elia: pure il padre venne ammazzato, nel marzo del 1992 ai Laghi di Sibari, assieme al suo guardaspalle Leonardo Schifini. Sul luogo teatro del duplice agguato ora vi sono i carabinieri della Compagnia di Corigliano e i poliziotti della squadra mobile di Cosenza. A coordinare le indagini è il magistrato di turno alla Procura di Castrovillari Valentina Draetta, ma il fascicolo è destinato a passare ben presto alla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri il quale è stato già informato.

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