di Fabio Buonofiglio

Sin dai primissimi caldi estivi, una città cui madre natura ha donato una ventina di chilometri di spiaggia adagiati sulle acque del Mare Jonio, è già di per se, fisicamente, di grande richiamo balneare per i suoi stessi abitanti. La vocazione turistico-balneare di Corigliano-Rossano è espressa, invece, probabilmente a meno della metà delle sue effettive potenzialità attrattive, che valgono tanto per il turismo di massa quanto per il turismo di qualità.

 

Nessun dubbio sulla buona volontà della prima amministrazione comunale coriglianrossanese eletta un anno fa, e in particolare dell’assessore alla “Città europea” Tiziano Caudullo, il quale lo scorso 23 giugno ha annunciato il licenziamento «a breve» della «bozza di studio» tra l’amministrazione stessa, l’Istituto per gli studi economici e sociali e gli operatori del comparto turistico cittadino, finalizzata a dotare non solo Corigliano-Rossano, ma pure l’intero comprensorio jonico della Sibaritide, d’un sistema unico di prenotazione, d’un consorzio di strutture ricettive con la formazione di personale bilingue, la calendarizzazione d’eventi e manifestazioni annuali destagionalizzando l’offerta turistica. Ottimi progetti, non c’è che dire.

 

L’assessore alla “Città europea” Tiziano Caudullo 

 

Però, giunti a metà luglio e con la stagione dei bagni cominciata oramai da un pezzo, le spiagge libere del litorale cittadino sono ancora sporche, a tratti colme di materiali di risulta e rifiuti ingombranti abbandonati dai pirati dell’ambiente che colpiscono indisturbati da alcun tipo di vigilanza. E un lungo litorale sul quale la stagione dei bagni comincia praticamente non appena le temperature s’alzano, non può meritare il trattamento che gli hanno riservato gli uffici comunali che soltanto il 29 maggio si sono decisi ad emettere la determina finalizzata all’espletamento della gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di pulizia delle spiagge. Decisamente troppo tardi. Soprattutto se si considera che l’intoppo amministrativo a Corigliano-Rossano è sempre in agguato.

 

Il dirigente comunale Francesco Amica

 

E i bagnanti pure in questo caso e anche stavolta sono rimasti vittime dell’intoppo amministrativo. La procedura di gara, i cui termini per la presentazione delle offerte economiche da parte delle imprese interessate scadevano il 25 giugno, per poi procedere, da parte della commissione, alla valutazione ed all’aggiudicazione, ha sortito una fumata nera. Clamorosamente, infatti, lo scorso 10 luglio, il dirigente comunale dell’Area tecnica, Ambiente, Energia e Manutenzioni, l’ingegnere Francesco Amica, ha emesso una determina di non aggiudicazione del servizio di pulizia delle spiagge libere. Il motivo? Una serie di documenti non prodotti da parte d’entrambe le imprese partecipanti alla gara. “Colpa” delle due imprese patecipanti, “colpa” del responsabile del procedimento amministrativo costretto ad attivare l’istituto del “soccorso istruttorio” il 27 giugno per ottenere la documentazione integrativa, o “colpa” proprio del dirigente Amica?

 

 

Il consigliere comunale di minoranza Raffaele Vulcano

 

Il consigliere comunale di minoranza e dell’Unione di centro Raffaele Vulcano non ha dubbi e punta il dito proprio contro il dirigente. Lo fa attraverso un post su Facebook«Oggi, 13 luglio 2020, il Comune di Corigliano-Rossano non ha una ditta aggiudicataria della gara per la pulizia della spiaggia, per un evidente errore da parte del dirigente che ha “dimenticato” di mettere sul bando la richiesta di un documento». E il consigliere oppositore continua, polemizzando all’indirizzo dell’amministrazione comunale retta dal sindaco Flavio Stasi: «L’amministrazione comunale invece di punire chi sbaglia gli elargisce somme a gogò: circa 173 mila euro d’indennità da posizioni organizzative distribuite in allegria».

direttore@altrepagine.it

 

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