«Rispetto al quadro di gravità indiziaria delineato nell’ordinanza applicativa della misura a carico dell’indagata, a seguito delle dichiarazioni rese dalla stessa e dalla documentazione depositata, si rendono necessari ulteriori approfondimenti investigativi idonei a meglio ricostruire la condotta».

 

Nell’ambito dell’operazione White collar (colletto bianco), il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari Carmen Ciarcia, a seguito dell’interrogatorio di garanzia dello scorso 3 agosto, nella giornata di oggi ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti della commercialista Patrizia Stella di Mirto Crosia. È stata quindi accolta la richiesta avanzata dai legali della professionista, gli avvocati Emanuela Capparelli ed Angelina Stella, entrambe del foro di Castrovillari.

 

 

Nell’ordinanza il gip ha ritenuto che «sulla base di quanto precede vi sia l’affievolimento delle esigenze cautelari». Al momento la professionista è cautelativamente sospesa dall’esercizio di curatore, custode e delegato alle vendite giudiziarie. Il prossimo 13 agosto, davanti al Tribunale del Riesame di Catanzaro, i difensori della professionista indagata si dicono «convinti di potere riuscire a confutare la tesi dell’accusa sostenuta dal sostituto procuratore di Castrovillari Luca Primicerio in ordine alla gravità indiziaria», sostenendo «la più assoluta estraneità ai fatti» della loro assistita.

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