Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta pervenutaci da uno dei partecipanti

 

 

Ho presentato, come tanti nostri concittadini, la mia candidatura alla selezione pubblica, per titoli, relativa a n. 8 istruttori di vigilanza indetta dal Comune di Corigliano-Rossano.

 

Alla pubblicazione della graduatoria parziale (i primi di agosto) mi sono da subito accorto che, per quanto riguarda il punteggio attribuitomi, era stato compiuto – dalla commissione giudicatrice – un errore grossolano, quasi marchiano. Gli stessi infatti, forse colti dall’improvvida fretta di dover concludere la selezione, mi assegnavano un punteggio nettamente inferiore.

 

Provvedevo, giorno 5 agosto, a segnalare il misfatto con n. 2 e-mail di Posta elettronica certificata indirizzate, rispettivamente, all’Ufficio Protocollo e all’Ufficio Personale, chiedendo l’immediata rettifica.

Non riscontrando, nei successivi due giorni, alcuna risposta da parte degli uffici competenti sopracitati, inoltravo, a più riprese, la stessa Pec direttamente all’indirizzo Pec del sindaco Flavio Stasi, confidando, scioccamente aggiungo oggi, nella sua immediata presa in carico della spiacevole questione.

Invece nulla.

 

Il sindaco Flavio Stasi: in campagna elettorale parlava di pratiche-lampo informatizzate, oggi non risponde neppure alle Pec

 

Giorno 12 agosto, preoccupato di non aver ricevuto alcuna considerazione, contattavo telefonicamente l’Ufficio Personale del nostro Comune, chiedendo di poter interloquire con la responsabile indicata nel bando, per avere lumi in merito alle mie precedenti segnalazioni.

 

Un addetto dell’Ufficio stesso, però, mi comunicava che la responsabile era assente per ferie. L’addetto, addirittura, mi rassicurava avvertendomi che l’ufficio aveva prontamente preso in carico la questione e che, a breve, avrebbero provveduto a correggere gli errori da me riscontrati.

Invece? Nulla!

 

Giorno 23 agosto, a pubblicazione della graduatoria definitiva avvenuta, sempre errata, provvedevo, sempre via Pec, a diffidarli nell’apportare le necessarie correzioni, più volte segnalate.

 

Giorno 27 agosto, non riscontrando alcunché, contattavo telefonicamente, per l’ennesima volta, l’ufficio della responsabile del Personale. Nessuna risposta dopo 12 telefonate. La centralinista di Rossano, molto gentile, mi esprimeva il suo stupore. Evidentemente la dirigente era occupata.

Arrivati a questo punto, cercavo di contattare, nell’ordine: il segretario comunale (a detta del suo staff super impegnatissimo) ed il sindaco Stasi.

 

Il vicesindaco Claudio Malavolta

 

Ecco che entra in scena, telefonicamente, il vicesindaco Claudio Malavolta che, nell’occasione, si è mostrato abbastanza gentile, invitandomi a contattarlo successivamente, anche tramite messaggio privato, poiché in quel momento era impegnato in riunione.

 

Confidando nella sua gentilezza (presa in giro?), provvedevo, nel primo pomeriggio, ad inoltrargli via messaggio la questione, con preghiera di interessarsene.

Venivo, nello stesso pomeriggio, contattato telefonicamente dal segretario comunale al quale non ho potuto rispondere. Il Malavolta, quindi, mi inviava un messaggio privato nel quale mi comunicava che il segretario, non riuscendo a raggiungermi al telefono, avrebbe provveduto a rispondermi per iscritto.

 

Cosa è successo dal 27 agosto? Nulla!

Ho inviato ulteriori solleciti, diffide, ma niente, neanche uno straccio di risposta.

È importante, concludendo, scusandomi per aver raccontato gli accadimenti così minuziosamente, che tutti i cittadini conoscano, una volta per tutte, il modus operandi tenuto, nell’occasione, dall’amministrazione. Forse ci immaginano ancora con l’anello al naso!

Invito il sindaco Stasi, avvezzo ad utilizzare, nelle sue risposte scritte ad interpelli o segnalazioni, parti di testo a mo’ di novello canzoniere, a mettere in rima una risposta consona.

 

Lettera firmata

redazione@altrepagine.it

 

 

 

Di admin

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