di Fabio Buonofiglio

Non è un generale dei carabinieri come Saverio Cotticelli (delle stellette comunque si possono sempre rimediare…), ma la barbetta e gli occhietti vispi di Giuseppe Zuccatelli ce li ha. Ed è quello che, con piglio serioso, in Calabria, da un anno in qua e pure più, si sta occupando di sanità cittadina, territoriale, provinciale e regionale, tutto compreso, pure l’Iva, da vero manager. Risponde al nome dell’ingegnere Flavio Stasi, giovane e gagliardo sindaco di Corigliano-Rossano. D’altronde la sua città vanta una lunga e inossidabile tradizione quanto a ministri della sanità.

 

Alle elezioni comunali coriglianesi del 1990 il capolista del Partito liberale italiano, poi eletto, fu l’indimenticabile ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, e chi non ricorda ancora il suo storico atterraggio in elicottero di Stato nel fu campo sportivo “Santa Maria ad Nives” sul lungomare di Schiavonea?! E chi può aver dimenticato le eroiche gesta dell’altro ministro sanitario, quello indigeno e neppure bisognoso di carica formale ovverosia l’onorevolissimo di Ogliastretti Franco Pacenza?!

 

Stasi mentre prende impegni col generale oramai caduto in disgrazia Cotticelli

 

L’acceso dibattito calabrese di queste ore sullo scostumato ed impresentabile successore del generale caduto in disgrazia trova una soluzione liscia e tranquilla appena tu giri l’angolo di Santanaria e t’imbatti in quell’intrepido giovanotto giacchetta quattro stagioni e camicia cotonata anche si trovasse al Polo Nord. Udite udite con che disinvoltura l’auspicabile prossimo ministro della sanità pronuncia la parola anglofona governance, mica robetta da niente, eh: «Il mio appello all’intera governance sanitaria, fino al ministro Speranza che non può trattare la Calabria come una regione qualsiasi dopo quello che è accaduto in questi giorni, è che non si perda più neanche un secondo, perché la Calabria diventerà una polveriera non solo sanitaria, ma anche sociale, coi sindaci, sistematicamente inascoltati in questi mesi, in testa». E allora, come suol dirsi, tagliamo la testa al toro o al limite prendiamolo per le corna, ‘sto toro: facciamo una class action contro il Governo e pretendiamo che il sindaco Stasi entri nel rodeo a domarlo lui, il toro. Insomma: Stasi commissario regionale alla sanità!

 

Nostre autorevoli fonti ci rivelano come Stasi s’“innamorò” a prima vista del discusso commissario Zuccatelli non appena questi giunse a guidare l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza

 

Frattanto, fonti di Palazzo Chigi rivelano che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sentito il fondatore di Emergency Gino Strada (a destra nella foto d’apertura, seguito da Stasi e Zuccatelli), proposto da esponenti del Movimento 5 stelle e dalle “Sardine” (fossi Strada mi sentirei davvero onorato di cotanta propaganda ittica fresca di pescato “marca Pd”…) al posto di Zuccatelli già nominato dal Governo, nel frattempo guarito dal Covid ed arrivato in Calabria proprio qualche ora fa. Conte a Strada avrebbe proposto d’affiancare proprio Zuccatelli (una trovata geniale!) affidando al fondatore di Emergency il compito d’organizzare i reparti Covid e gli ospedali da campo per fare fronte alla pandemia. Per tutto il resto c’è… Mastercard? Nooo: Flavio Stasi, sempre meno sindaco di Corigliano-Rossano e sempre più ministro della sanità. Speriamo almeno come Pacenza e non come De Lorenzo! 

direttore@altrepagine.it

 

 

 
 

Di admin

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