di Fabio Buonofiglio

«È finalmente finito il periodo in cui le gare d’appalto erano caratterizzate dalla presenza di un solo concorrente che poi ne diventava l’ovvio vincitore». È quanto scriveva, pochi giorni fa, in uno dei suoi tanti creativi comunicati a mo’ di gride di memoria manzoniana, il movimento “Corigliano-Rossano pulita”. Che, per chi non ne conoscesse gli adepti, è il rassemblement dei peones del sindaco Flavio Stasi e della sua amministrazione comunale. Vediamo invece come, in realtà, funzionano le cose, senza volerne fare una colpa a “Corigliano-Rossano pulita”, sodalizio di persone perbene e in buona fede.

 

Assai ingenue, però, per essere tarate alla politica e all’amministrazione pubblica che sono “sangue e merda”, come le descriveva in modo magistralmente efficace Rino Formica, ex ministro socialista della vituperata cosiddetta prima repubblica italiana. E una politica che è sangue e merda, il sindaco Stasi lo sa bene, non può che fare a cazzotti con un sodalizio che come nome s’è dato “Corigliano-Rossano pulita” (e che conta pure il gruppo più nutrito di consiglieri comunali di maggioranza).

 

Allora, vediamo cosa succede in città, parafrasando una hit del Vasco nazionale che alla strofa successiva fa: c’è qualche cosa, sì, qualcosa che non va.

 

 

Succede che la ditta appaltatrice del servizio di manutenzione della rete d’illuminazione pubblica dell’area urbana coriglianese è stata sospesa da parte dell’amministrazione Stasi, com’è noto, per via d’un contenzioso giudiziario in corso, attualmente pendente al Consiglio di Stato. E succede che dallo scorso 8 aprile, la manutenzione di quella rete è provvisoriamente affidata a un’altra ditta. Non una ditta “a caso”, ma ben conosciuta al sindaco Stasi e a tutti i suoi chierichetti. Si tratta, infatti, della “Abvision’s” di Antonio Abenante, una ditta locale con sede legale nell’area urbana rossanese. Ed è la stessa ditta che ha fornito gl’impianti d’amplificazione, il cosiddetto service, al candidato sindaco Stasi durante la sua campagna elettorale.

 

La determina d’“affido diretto” del servizio di manutenzione della rete di pubblica illuminazione nell’area urbana coriglianese reca naturalmente la firma d’un dirigente comunale, anzi dell’oramai quasi ex dirigente esterno al Comune Francesco Amica, attualmente in ferie politicamente forzate fino alla scadenza del suo contratto prevista per il 31 dicembre prossimo. Un appaltino da 36.600 euro quello della manutenzione dei punti luce. Che va a sommarsi ad altri affidamenti diretti da parte del Comune alla stessa ditta Abenante. Il 2 ottobre del 2019 per una fornitura di palchi e service per quasi 5 mila euro, il 14 gennaio di quest’anno per la fornitura e la posa in opera finalizzate al ripristino dei fari nel parco comunale “Fabiana Luzzi” per qualche migliaio d’euro, e il successivo 3 aprile per la fornitura dei servizi di montaggio d’una serie di foto-trappole con un veicolo auto-scala per qualche altro migliaio d’euro. 

 

 

La manutenzione della rete d’illuminazione, affidata alla ditta Abenante, sta facendo registrare grossissimi problemi e bestemmie a iosa tra i cittadini residenti nell’area urbana coriglianese. Forse perchè evidentemente la ditta scelta dal Comune è inadatta, forse perché non ha le competenze e l’esperienza necessarie a garantire il servizio, forse perché ha bisogno di tempo per imparare il mestiere o forse ancora perché non ha studiato e non conosce affatto le migliaia di punti luce dell’area urbana coriglianese.

 

Sono, col beneficio del dubbio, i possibili motivi coi quali un giornalista può spiegare la problematica faccenda agli ultimi due cittadini – d’una lunga serie – che ci hanno contattati. Ultima una signora che proprio stamane ci ha raccontato d’essere stata salvata appena in tempo da suo marito ché stava rovinando a terra per l’assenza di luce sotto la loro abitazione. Cittadini che continuano a chiamarci al telefono e a scriverci sulla e-mail, a segnalarci il buio pesto delle loro zone, spesso centralissime zone urbane. Sangue, merda e… oscurità: capito, amici di “Corigliano-Rossano pulita”? 

direttore@altrepagine.it

 

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