di Fabio Buonofiglio

Alla fine dello scorso mese di luglio s’era affermato, nell’ambito d’una selezione pubblica indetta dal Comune di Campobasso, in Molise, tra i 20 comandanti di polizia municipale dei capoluoghi di Regione italiani. Ed appena due giorni fa, martedì Primo dicembre, il sindaco del capoluogo molisano Roberto Gravina aveva presentato alla stampa locale ed ai suoi concittadini il nuovo comandante della municipale, fresco d’assunzione dopo la vincita della selezione. Ma proprio qualche giorno prima, il 27 novembre

 

il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari Luca Colitta l’ha rinviato a giudizio con due gravissime accuse per un uomo che indossa una divisa da ufficiale coi gradi di colonnello: abuso d’ufficio e stalking. Reati che, secondo il giudice, il graduato avrebbe commesso nella veste di comandante della polizia municipale dell’ex Comune di Corigliano Calabro, oggi parte del Comune unico di Corigliano-Rossano.

 

Il colonnello Luigi Greco, 52 anni (foto in alto), originario della Puglia, dovrà dunque affrontare un processo davanti al primo collegio penale del Tribunale castrovillarese, per alcuni strascichi poco edificanti nell’ambito dei rapporti professionali all’interno del Corpo dei vigili coriglianese. 

 

 

In particolare, si tratta dei burrascosi rapporti con la vigilessa Antonella Bianco, poi distaccata negli uffici dell’Avvocatura civica e successivamente nel Settore urbanistico del Comune di Corigliano-Rossano, la quale all’epoca era stata delegata dall’ex sindaco coriglianese Giuseppe Geraci a rappresentare il Comune nei giudizi pendenti dinanzi al giudice di pace, per i ricorsi degli automobilisti contro i verbali d’accertamento delle violazioni amministrative al codice della strada.

 

Greco, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe «omesso di comandare per quel servizio la propria sottoposta, intenzionalmente provocando all’ente un danno ingiusto» proprio per la mancata costituzione del Comune atta a resistere in giudizio.

 

 

Non solo. Sì, perché secondo il togato, Greco dovrà essere processato pure per stalking nei confronti della stessa vigilessa Bianco «perché, tenendo un comportamento vessatorio, continuo e ininterrotto nei confronti dell’agente di polizia municipale, condotta oppressiva e prevaricatoria posta in essere mediante continue minacce di denunce penali o licenziamento mediante l’instaurazione di procedimenti disciplinari, successivamente archiviati dalla competente commissione comunale, poneva in essere reiterati comportamenti persecutori in modo da determinare nella parte offesa uno stato di disagio psichico, al punto da costringerla ad accettare il momentaneo trasferimento ad altro ufficio, alterando in tal modo le proprie abitudini di vita».

 

Il colonnello Greco – il quale è difeso dall’avvocato Gaetano Monte del foro di Castrovillari – dovrà dunque comparire in aula in veste d’imputato, il 19 febbraio prossimo. La vigilessa Bianco, colei che l’ha messo nei guai attraverso la propria circostanziata denuncia-querela presentata agli organi di giustizia il 15 aprile del 2017, è già costituita in giudizio quale parte civile ed è rappresentata dall’avvocato Damiano Viteritti dello stesso foro castrovillarese.

direttore@altrepagine.it

 

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