di Fabio Buonofiglio

È l’apoteosi della presunzione e dell’arroganza la piccata rispostaccia che i consiglieri comunali della maggioranza che sostiene il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, hanno pubblicamente indirizzato al partito cittadino di “Azione” dopo la nervosa e risentita sortita rivolta dalla presidente del civico consesso Marinella Grillo a Francesco Madeo, consigliere proprio di quel partito, nel corso dell’ultima seduta.

 

«Baggianate»: così la Grillo parlante aveva definito le opinioni espresse da un consigliere comunale di minoranza e d’opposizione sull’amministrazione Stasi. Sproporzionatamente più “cara” alla parlantina Grillo rispetto alla dialettica che si consuma tra avversari nella deputata sede istituzionale, il Consiglio comunale appunto.

 

La presidente, benchè eletta consigliera tra le file della maggioranza, non ha però mai smesso d’indossarne la casacca, come sarebbe convenuto nel rispetto dell’istituzione consiliare stessa e nella sua interezza, appena un secondo dopo avere assunto la carica.

 

«Chiedendole un atto di umiltà attendiamo le sue scuse pubbliche e formali, invitandola in caso contrario a rassegnare formali dimissioni dalla carica che oggi ricopre»: era questa la pubblica sollecitazione dell’esponente di “Azione” Giovanni Lefosse.

 

La presidente Grillo è neutrale come la Svizz… come gli Usa!

 

Ma da una Grillo tanto ciarliera a muta come un pesce il passo è stato assai breve. A parlare, ad esporsi, a difenderla a spada tratta, è infatti toccato proprio ai suoi amici di casacca, e solo e soltanto a loro.

 

Presidente di parte e solo d’una parte, dunque, perché evidentemente la parte restante del Consiglio, minoritaria ma diversa nelle sue svariate componenti, avrebbe anch’essa proferito verbo. Invece no. È del tutto evidente come la Grillo non goda affatto della fiducia dell’istituzione consiliare nella sua interezza, come normalmente dovrebbe essere.

 

Ecco quel che dice la maggioranza Stasi-Grillo:

 

«Il presidente del Consiglio comunale rappresenta il Consiglio comunale. Ha un ruolo neutrale.

Ed è quello che svolge la presidente Marinella Grillo, la quale a fronte di palesi insinuazioni effettuate “tra i denti” e dirette alla persona del sindaco, riportando in causa presunti articoli di stampa nell’esposizione, ha richiamato all’ordine e alla correttezza il consigliere comunale perché necessario;

 

in quest’ottica è intervenuta, disgustata dal larvato sorrisino col quale il consigliere di minoranza aveva appena accompagnato alcune sue allusioni (non documentate e senza fondamento), dette per amplificare una diceria, un pettegolezzo da bar della peggior specie.

Naturalmente rispediamo al mittente ogni richiesta di scusa e con eleganza sorvoliamo sulla richiesta di dimissioni»

 

Il sorrisino “larvato” del consigliere Madeo 

 

 

Se ne deduce che il consigliere Madeo e tutti gli altri debbano parlare in Consiglio “fuori dai denti”, ma forse sarà meglio per loro effettuare una seduta dal dentista prima di quella consiliare.

 

Due. Attenzione ai sorrisi: dopo avere accuratamente lavato i denti col Durban’s, i consiglieri debbono accertarsi (magari scattandosi qualche selfie) che il loro sorriso non appaia “larvato”, mascherato, camuffato, travestito.

 

Tre. Taluni articoli di stampa non sono “presunti” bensì veri, reali, mai smentiti. Sarà forse anche perché agli ambienti della presidenza del Consiglio comunale sono più congeniali i boccacceschi dibattiti di qualche ben frequentato centro estetico che non gli animati discorsi politici nei tanti bar dello sport cittadini, essenziali e proletari… 

direttore@altrepagine.it

 

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