Nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana finanziato dal Governo per il centro storico rossanese, l’amministrazione comunale acquisterà due immobili fatiscenti di proprietà di Tonino Caracciolo, mentore politico di Flavio Stasi
Com’è noto, il Comune di Corigliano-Rossano s’è visti finanziati dal Governo nazionale ben 45 milioni di euro per tre progetti di rigenerazione urbana nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PinQua), che prevedono la riqualificazione di quartieri e la sostituzione d’edifici abusivi e/o fatiscenti con nuovi fabbricati.
Tali ambiziosi interventi di riqualificazione, inclusione sociale, messa in sicurezza e viabilità sono stati programmati nel borgo marinaro di Schiavonea e nei quartieri dei Vasci, ubicato nel centro storico coriglianese, e di San Domenico, nel centro storico rossanese.
Vivissima la soddisfazione espressa dall’assessora all’Assetto urbano Tatiana Novello, la quale ha parlato d’un «importante traguardo raggiunto grazie alla determinazione della nostra amministrazione ed alla sinergia col gruppo di lavoro interno all’ente e coi gruppi di progettazione, per un progetto ambizioso, fortemente voluto, sul quale abbiamo creduto e investito».
Dello stesso tenore l’esaltazione del sindaco Flavio Stasi, il quale ha sottolineato che «i due progetti per il centro storico coriglianese sono stati citati nella nota ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, mentre quello per Schiavonea è stato riportato tra i 13 progetti sui complessivi 290 meritevoli a livello nazionale per impostazione e prospettiva».
La rigenerazione urbana del centro storico rossanese
Sono 15 milioni di euro a progetto, dunque. Il terzo è quello riguardante il quartiere San Domenico nel centro storico rossanese. Dove i progettisti interni ed esterni al Comune hanno programmato più interventi strategici, uno dei quali riguarda l’“Edilizia sociale innovativa e smart” ed al quale nell’apposito abstract di 28 pagine è dedicato il suo capitoletto:
«Secondo il quadro logico dei bisogni del Programma, l’intervento strategico 5 risponde a “inclusione sociale innovativa”, e in particolare contribuisce al raggiungimento degli obiettivi delle azioni strategiche “edilizia sociale” “smart home” e “smart building”. L’intervento strategico 5 contribuisce agli obiettivi delle linee di azione PinQua:
a) riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale e incremento dello stesso
e) individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano nonché di processi partecipati, anche finalizzati all’autocostruzione. Per l’intervento strategico 5, la durabilità dell’intervento, è assicurata mediante l’assegnazione delle unità abitative di edilizia sociale realizzate.
I privati hanno partecipato alla “Manifestazione di interesse” promossa dall’Ente dando la disponibilità di alcuni immobili, o porzioni di queste, ricadenti nell’area d’intervento per una superficie netta complessiva di 1306 mq».
I due immobili che Caracciolo venderà al Comune
Tra i 6 immobili messi in vendita al Comune dai privati proprietari, vi sono 2 locali ubicati rispettivamente su Corso Garibaldi e su Via San Biagio, per complessivi 295 metri quadri, che sono di proprietà dello storico ex sindaco rossanese nonché stimato geologo Tonino Caracciolo.
Oltre che una partecipazione Vip, quella di Caracciolo è una partecipazione onorevolissima dal momento che l’ex primo cittadino degli anni Ottanta è tuttora politicamente attivissimo, sensibilissimo alla conservazione dei luoghi della memoria nel centro storico rossanese anche attraverso l’associazione di volontariato “Rossano recupera” da lui fondata proprio per promuovere il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico, materiale e immateriale, di Rossano.
Caracciolo è il presidente onorario del movimento politico “Corigliano-Rossano futura” che ha un gruppo politico in Consiglio comunale a sostegno del sindaco Stasi e di cui è espressione la stessa presidente del Consiglio comunale Marinella Grillo.
Da molti – a torto o a ragione – il vecchio ma sempre ruggente primo cittadino è considerato il mentore politico del giovane sindaco, che oggi s’appresta a far acquistare al Comune quei suoi due immobili fatiscenti per un nobile progetto d’urbanistica sociale.
I dettagli del progetto di recupero
«Nel dettaglio dell’intervento programmato, si tratta di recuperare alcuni edifici (mini-appartamento) sui quali è pervenuta la manifestazione di interesse per la vendita all’Amministrazione. Si tratta di immobili in pessimo stato di conservazione, sui quali l’intervento pubblico costituisce una vera occasione di rigenerazione, sia del patrimonio edilizio, ma soprattutto sociale, puntando alla qualità della vita e dei servizi.
L’obiettivo è quello di creare una comunità solidale, distribuita nel quartiere in modo orizzontale, che guarda all’assistenza alle famiglie in difficoltà e agli anziani in termini di nuove relazioni e di auto-sostentamento.
La qualità dei manufatti è certamente di pregio dal punto di vista storico-architettonico, ma gli anni di abbandono hanno notevolmente compromesso lo stato degli stessi. Una volta recuperati gli edifici, ricreati i percorsi attrezzati, organizzate le aree di socializzazione e di relazioni interpersonali (anche turistici) l’abitato ne verrà certamente migliorato.
Si guarda al recupero delle nuove residenze con processi innovativi che mette in primo piano la salute e sicurezza del cittadino (adeguamento sismico, impiantistico, efficientamento) e l’applicazione, ove possibile, di soluzioni smart home e smart building». direttore@altrepagine.it
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