Sviluppi e scenari della grave crisi politico-amministrativa cui è andato a sbattere il giovane sindaco eletto poco più di due anni fa

Una lunga lettera. Ben 5 pagine di Word finalizzate a “puntualizzare” al sindaco Flavio Stasi una serie di «questioni irrisolte» sul “campo coriglianese” del comune unico di Corigliano-Rossano, con la recente tuttora discutibile e discussa fusione che sta franando sotto i piedi dei cittadini in merito alle azioni della prima amministrazione comunale eletta di questo fragile, oggi fragilissimo processo.

I dissidenti coriglianesi con un piede e mezzo all’opposizione  

«L’azzeramento della giunta non è mai stato tra le nostre priorità, per noi è importante tornare a dare risposte ai cittadini ma capiamo che lei in primis, con i suoi più intimi consiglieri, da diversi mesi ormai ne avvertivate l’esigenza».

L’azzeramento della sua giunta, annunciata domenica pomeriggio da Stasi, sostanzialmente cela la volontà d’estromettere il vicesindaco Claudio Malavolta e l’assessore Giovanni Palermo, gli amministratori di “Corigliano-Rossano domani” che condividono la paternità della lettera aperta stessa rivolta al primo cittadino assieme ai tre consiglieri comunali del medesimo sodalizio e della maggioranza consiliare, Mattia Salimbeni, Rocco Gammetta e Antonio Cassano, e agli altri esponenti non presenti nelle istituzioni comunali.

Il giovane sindaco ed il suo oramai ex vice Claudio Malavolta

«Rispettiamo la sua scelta» (l’azzeramento della giunta, ndr) «e siamo pronti al dialogo» – scrivono da “Corigliano-Rossano domani” – «noi non rifuggiamo dal confronto, la aspettiamo sul terreno della verità e del rispetto, del dialogo e della conciliazione. A meno che lei non abbia già fatto la sua scelta, ossia quella di crearsi una nuova maggioranza, con elementi meno “rognosi” e facilmente accontentabili. In quel caso, le auguriamo un sincero in bocca a lupo. Noi staremo dall’altra parte».

Azzerata la giunta, una botta d’assessorato qua e una là

È il momento di massima divaricazione della crisi politico-amministrativa apertasi venerdì scorso, i cui esiti sono difficili da prevedere. Che dirà – e soprattutto farà – lo sbattuto Stasi, eletto sindaco appena due anni e tre mesi fa, dopo questa lettera lui indirizzata e resa pubblica a mo’ d’elemento di maggior chiarezza?

Vediamo intanto quel ch’è stato finora, a partire da venerdì scorso. Stasi non avrebbe chiamato al fine d’incontrarli (singolarmente, a gruppi o tutt’assieme) né i tre consiglieri comunali né il vicesindaco né l’assessore. I suoi contatti sul fronte dei dissidenti della sua maggioranza in Consiglio comunale, che in un primo momento includeva pure i consiglieri Maria Salimbeni, Alessia Alboresi e Piersalvino De Gaetano, sarebbero stati concentrati solo su questi ultimi.

Stasi al centro tra le consigliere Alessia Alboresi e Maria Salimbeni, assieme al collega Domenico Rotondo

Con le due donne a quanto pare il dissidio è rientrato in modo facile e veloce: una botta d’assessorato e via, la prima con delega di prossima vicesindaca. Mentre con De Gaetano le interlocuzioni da parte di Stasi sarebbero tuttora in corso. 

Chi ci sta ci sta, finché durerà 

Il sindaco avrebbe però pure altre interlocuzioni. Già: nel fronte delle minoranze consiliari ancora d’opposizione e nelle prossime ore chissà. E qui Stasi si muove senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, proprio come prescrive l’articolo 3 della Costituzione repubblicana sul principio d’uguaglianza.

E siccome in Consiglio comunale comunisti non ce ne sono, Stasi, sì, proprio lui, il capetto del “Cozzo” rossanese, vorrebbe poter imitare l’attuale premier Mario Draghi percorrendo l’arco costituzionale dal Partito democratico alla Lega di Salvini.

Da Abaco a Zuzzurellone, col dizionario in una mano. E in un’altra la cartina del Consiglio comunale da Aldo Zagarese a Costantino Baffa, i quali sarebbero stati già contattati dall’intrepido giovane sindaco, passando per chi ci sta ci sta e pure lì lo smartphone di Stasi s’è mosso senz’alcun dubbio.

Costantino Baffa, consigliere della Lega di Matteo Salvini

Pur di tirare a campare per un altro mese, due, tre, fino a Natale o qualche mese in più. Fin quando cioè la politica cittadina non sarà pronta ad andare a nuove elezioni.

A differenza di taluni nostri colleghi rossanesi, noi siamo giornalisti periferici ed assai terra terra perché possano giungerci notizie di segreterie nazionali di partito da mesi con le antenne drizzate sulla Corigliano-Rossano del sindaco Flavio Stasi, vale a dire un peto nell’universo… direttore@altrepagine.it 

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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