Flavio Stasi, nuova giunta e consiglieri “ristretti”. Sindaco sospeso tra respiro corto e certe fantasie di allargarsi al Partito democratico

Dopo la crisi politico-amministrativa che ha investito la sua maggioranza in Consiglio comunale, il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi (nella foto al centro, tra i suoi assessori, la presidente del Consiglio e il segretario comunale) nella giornata di sabato scorso è tornato nell’assise civica

con la novità approntata nei giorni precedenti, vale a dire la sua rinnovata Giunta comunale che vede rivestire la carica di vicesindaca all’ex consigliera comunale Maria Salimbeni, e le cariche d’assessori all’ex consigliera Alessia Alboresi, all’avvocato Damiano Viteritti e a Costantino Argentino (della prima Giunta confermati gli assessori Mauro Mitidieri e Tatiana Novello)

“Corigliano-Rossano domani” molla Stasi e passa all’opposizione 

Per la prima volta seduto nei banchi delle opposizioni il gruppo di “Corigliano-Rossano domani”, vale a dire i consiglieri Mattia Salimbeni, Rocco Gammetta e Antonio Cassano, fino a qualche settimana fa esponenti di maggioranza rappresentati in Giunta dall’ex vicesindaco Claudio Malavolta e dall’ex assessore Giovanni Palermo entrambi estromessi da Stasi.

Lo strappo consumato col sindaco ha avuto i suoi naturali strascichi pure durante il dibattito consiliare, con gl’interventi al vetriolo da parte di Salimbeni e Gammetta e le risposte piccate di Stasi. 

Da sinistra verso destra, Salimbeni, Gammetta e Cassano

I neo consiglieri Di Vico e Pugliese

Sostituite nell’assemblea la neo vicesindaca Salimbeni e l’assessora Alboresi dai neo consiglieri Giuseppe Di Vico, avvocato, e Giuseppe Pugliese, medico – primi dei non eletti nelle due rispettive liste d’appartenenza delle due neo amministratrici – adesso è di 13 contro 12 la maggioranza del sindaco.

Giuseppe Di Vico
Giuseppe Pugliese

Grillo presidente del Consiglio comunale e “presidentissima” della maggioranza-Stasi  

Una maggioranza risicatissima, dunque. Già, perché essa comprende il sindaco – il cui voto nell’aula consiliare è scontato – ma soprattutto la presidente dello stesso Consiglio comunale, Marinella Grillo. È proprio lei, infatti, la tredicesima consigliera di maggioranza, colei che sorregge il sindaco Stasi.

La Grillo, presidente a suo tempo espressa dall’allora maggioranza del Consiglio comunale in ossequio alla logica spartitoria del “bottino elettorale” tra i vincitori, tanto nella forma quanto nella sostanza è sempre rimasta espressione proprio di quella parte, cui oggi bisogna sottrarre i tre consiglieri che hanno mollato Stasi.

Marinella Grillo

La Grillo s’è infatti sempre caratterizzata per la sua strisciante faziosità, mai avendo interpretato il proprio ruolo di presidente del Consiglio comunale come super partes a garanzia della lotta politico-amministrativa che caratterizza una consigliatura comunale.     

Se non è un’anatra zoppa è un’anatra azzoppata

Dopo il passaggio all’opposizione dei tre consiglieri di “Corigliano-Rossano domani”, quindi, in Consiglio comunale s’affaccia il fenomeno politico cosiddetto “dell’anatra zoppa”, vale a dire un sindaco senza una maggioranza politica e ad ogni seduta consiliare a rischio di rimanere sotto nei numeri se si considerano eventuali assenze giustificate o eventualmente strategiche da parte di consiglieri della propria parte. 

Un momento della seduta consiliare di sabato

Ed è per questo che Stasi, furbescamente, s’è riservato di nominare, in un futuro indefinito, un settimo assessore. Sì, perché molti dei suoi consiglieri – il cui entusiasmo sabato è risultato davvero assai spento – possano singolarmente pensare d’essere il prossimo “fortunato” o “fortunata”, e proprio per tale tipo d’ambizione personale possano non creargli nuovi ed ulteriori problemi di maggioranza. 

Il Pd entrerà in maggioranza? 

A dar credito a taluni osservatori però, con quella “casella da riempire” Stasi potrebbe aver pensato a quella possibilità su un milione che il Partito democratico possa lasciare l’opposizione consiliare per fare ingresso nella sua maggioranza. Come? Secondo gli stessi osservatori le vie del Signore non sarebbero infinite, ma ve ne sarebbero.

La nomina ad assessora di Marinella Grillo (di fatto lo è da sempre), per esempio, consentirebbe l’ingresso in Consiglio comunale all’esponente del Pd Pino Le Fosse (secondo dei non eletti nella stessa lista della Grillo dopo il neo consigliere Pugliese) con la contestuale profferta della presidenza del Consiglio comunale all’unico esponente Pd attualmente presente in Consiglio, Aldo Zagarese. Quest’ultimo proprio durante la seduta di sabato ha tenuto a ribadire l’opposizione del suo partito al sindaco Stasi.

Aldo Zagarese al centro tra i suoi colleghi d’opposizione Gino Promenzio e Rosellina Madeo

Andasse in porto “l’operazione”, Stasi guadagnerebbe un consigliere di maggioranza e il Pd la presidenza del Consiglio comunale.

Il “pacchetto” potrebbe includere la bicicletta col cambio shimano, vale a dire la presidenza della Commissione consiliare Statuto lasciata vacante dall’inconcludente e comunque promossa vicesindaca Salimbeni, in favore della consigliera d’opposizione non iscritta al Pd ma “di area” Rosellina Madeo (già presidente del Consiglio comunale nell’ex Comune di Rossano). E in tal modo Stasi di consiglieri ne guadagnerebbe due.

A quel punto la maggioranza potrebbe assumere i connotati d’un centrosinistra… con scappellamento a destra.

Già, perché essa potrebbe vedere al suo interno il Pd (l’assessore Viteritti è un iscritto storico del partito), i Verdi (l’assessora Alboresi è iscritta ai Verdi e il neo consigliere Pugliese è stato candidato alle Regionali di due settimane fa proprio nella lista dei Verdi), i sostenitori di Mimmo Lucano (i consiglieri Biagio Frasca e Liliana Zangaro, quest’ultima passata in pochi anni dalla candidatura a sostegno del candidato sindaco di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani al neo comunismo dei bronzi di Riace).

Passando per l’assessore Argentino, sostenitore alle recentissime Regionali del neo consigliere di Palazzo Campanella Pierluigi Caputo di Forza Italia legatissimo ai fratelli Mario e Roberto Occhiuto, quest’ultimo neo eletto presidente della Regione.

Se tale “disegno” sia pura fantasia oppure sia realmente praticabile, o se il sindaco Stasi sia destinato ad avere il respiro corto, questa sarebbe davvero una bella scommessa. E a noi il gioco d’azzardo non piace. direttore@altrepagine.it         

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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