Ex centrale Enel: «Progetto arrivato all’Unical tardi, e privo di un’accurata analisi di sostenibilità nel tempo»

Giunge indiretta, ma secca e piuttosto piccata, la risposta del rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, alle pubbliche esternazioni di qualche giorno fa da parte del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.

Un vero e proprio “affondo” quello di Stasi, proprio all’indirizzo della governance dell’Università della Calabria. “Rea”, a dire del primo cittadino, di non avere preso in considerazione l’idea progettuale del comune jonico finalizzata a far diventare il sito dell’ex centrale termoelettrica Enel un centro di ricerca e sviluppo tecnologico per produzione energetica ad alto rendimento dall’idrogeno, attraverso la partecipazione al bando (i cui termini sono scaduti proprio in questi giorni) dell’Agenzia per la coesione territoriale sugli Ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno.

La replica del rettore universitario

«Le università calabresi», afferma il rettore Leone, «hanno inteso concentrarsi su tre proposte coordinate, declinando la richiesta di presentare proposte predisposte da altri soggetti. Richieste che tra l’altro, in molti casi, sono giunte a “pacchetto chiuso” e a pochi giorni dalla scadenza, con progetti spesso privi di un’accurata analisi di sostenibilità nel tempo. Come se avere la partecipazione dell’Università fosse solo un bollino di qualità, in qualche modo dovuto, lasciandola fuori da ogni fase decisionale, di fattibilità, di idee e di stesura del progetto».

Il sito dell’ex centrale Enel di Corigliano-Rossano

Le affermazioni del rettore, inequivocabilmente riferite al sindaco di Corigliano-Rossano, rappresentano soltanto una chiosa finale del lunghissimo comunicato stampa, attraverso il quale la sua portavoce presenta il progetto col quale l’Unical, assieme alle altre due università calabresi, ha inteso partecipare al bando su cui Stasi ha acceso la polemica.

Un aspetto formale, quest’ultimo, che dà l’effetto di conferma della scarsa – per non dire nulla – considerazione che la massima autorità accademica serba a questo sindaco della terza città della Calabria, tra l’altro ex studente dell’Unical. Altro che “bacio” accademico, insomma, piuttosto… un “calcio” figurato!

Studenti dell’Unical tra i suoi “cubi” 

L’ambizioso progetto dei tre atenei calabresi 

«L’obiettivo del progetto Pariss (Parco per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo sostenibile)», riporta tra l’altro il comunicato, «è la creazione di una “cittadella” dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile.

Ci stanno lavorando da mesi diversi settori dell’ateneo e prevede un finanziamento di oltre 26 milioni di euro, proponendosi di creare una “casa comune” dell’innovazione in grado di svolgere un ruolo cruciale nella valorizzazione delle attività di ricerca e nel favorire il trasferimento tecnologico dell’ateneo a beneficio di tutto il territorio, per generare conoscenza e portare ricchezza all’intera Calabria.

La “cittadella”, qualora il progetto prendesse vita, ospiterà a regime più di 50 aziende, con la presenza di più di 200 giovani, associazioni, comuni, enti, fino ai singoli cittadini che troveranno ascolto per discutere dei loro bisogni e trovare risposte». direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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