“Prendi i voti e scappa”: ecco il distanziamento sociale del primo cittadino (e il Covid qui non c’entra)
Qualora decidesse di convocarli in massa, Piazza del Popolo, su cui insiste Palazzo Bianchi, il Palazzo di Città, certamente non basterebbe a contenere tutti quei cittadini. I quali, per un motivo o per un altro, da mesi e mesi attendono d’essere ricevuti dal sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.
Da fonti interne al Municipio, infatti, sarebbero oltre 6 mila i coriglianrossanesi che in tempi recenti, prossimi e remoti avrebbero fatto pervenire formale richiesta di colloquio col primo cittadino.
Per espletare tale formalità è necessario scaricare l’apposito modulo sul sito istituzionale del Comune e compilarlo in ogni suo spazio, per poi trasmetterlo via Posta elettronica certificata all’indirizzo preposto, oppure stamparlo e compilarlo e poi recarsi a protocollarlo in Municipio.
Le migliaia di richieste di colloquio inevase da Stasi sono roba che neanche il Papa per le sue udienze private…
Il Covid non c’entra affatto
Rigida e ortodossa applicazione, la sua, del cosiddetto distanziamento sociale anti-Covid? Non sembra affatto così se si considera ad esempio la sua assembrata e canterina comparsata di giugno, in Piazzetta Portofino alla marina di Schiavonea, quando s’è esibito in karaoke insieme agli studenti maturandi in “Notte prima degli esami”.
Sempre fonti comunali, infatti, informano che l’attuale sindaco di Corigliano-Rossano, sin dal proprio insediamento, non avrebbe mai fissato un giorno della settimana – o del mese – in cui dedicarsi a ricevere i cittadini per ascoltare le loro istanze e dar loro delle risposte.
Qualche “fortunato” e tanti delusi
Qualcuno, però, probabilmente è riuscito e riesce tuttora a farsi ricevere, avendo magari la fortuna d’avere nella rubrica telefonica il numero dove poterlo direttamente contattare per farsi dare appuntamento, o magari semplicemente appostandosi sotto la sede municipale o in altri luoghi abitualmente frequentati dal sindaco.
Altri, in questi due anni e mezzo d’amministrazione Stasi, hanno scelto e continuano a scegliere le modalità internautiche dei social per poterlo contattare, essendo arcinota la spasmodica propensione facebookara del sindaco.
Questi ultimi, però, quasi sempre sono rimasti delusi. Già, perché “don” Flavio, dopo aver cantato la sua messa attraverso il post del giorno (o della notte), non risponde poi ai relativi commenti che a volte sono proprio appelli e richieste d’incontro.
Il sindaco “virtuale”
Insomma, a Corigliano-Rossano c’è il sindaco del “prendi i voti e scappa”. E oggi per i cittadini vige la regola del sindaco virtuale. Che, a pensarci, è un po’ come quelle bambole di gomma per quei maschietti che non riescono in alcun modo a relazionarsi col gentil sesso.
Se dopo le prossime elezioni comunali il sindaco non fosse più Stasi, il successore è già avvisato: una stanzetta in Municipio per smaltire il pregresso, bontà sua, non potrà certo negargliela… direttore@altrepagine.it