Il 51enne coriglianese a febbraio è stato definitivamente condannato per estorsione mafiosa 

I carabinieri in forza alla Sezione operativa del Reparto territoriale diretto dal colonnello Raffaele Giovinazzo l’hanno sorpreso fuori dalla propria abitazione, proprio mentre colloquiava in tranquillità con un altro pregiudicato.

Così, per il 51enne Natale Gencarelli detto Capu e chiuvu (foto), sono scattate le manette ai polsi con l’accusa d’evasione dagli arresti domiciliari cui era sottoposto.

Il fatto è accaduto ieri in contrada Mandria del forno di Corigliano-Rossano, la zona in cui Gencarelli risiede.

L’uomo, lo scorso mese di febbraio è stato definitivamente condannato a 3 anni e due mesi di reclusione per associazione a delinquere, nonché per una tentata estorsione compiuta nel 2016 ai danni dei titolari della macelleria Conforti di contrada Colucci, nel Comune di San Giorgio Albanese al confine col Comune di Corigliano-Rossano, a seguito d’un atto intimidatorio che era stato perpetrato davanti all’ingresso del noto esercizio commerciale.

Il 26 marzo del 2016, vigilia di Pasqua, Gencarelli era stato infatti arrestato dagli stessi carabinieri, proprio quando s’era presentato nella macelleria per riscuotere l’“anticipo” di mille euro d’una richiesta estorsiva pari a 5 mila nei confronti dell’imprenditore Giuliano Conforti.

Era stato lo stesso macellaio a denunciarlo, e di concerto con gli uomini dell’Arma gli aveva dato appuntamento per la consegna del “pizzo”. Su disposizione del magistrato di turno in Procura a Castrovillari, Gencarelli è stato nuovamente assegnato ai domiciliari, in attesa che nei suoi confronti venga celebrato il processo per evasione. redazione@altrepagine.it 

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