Pignoramenti presso la tesoreria per oltre un milione e cento: nefasta gestione dell’Avvocatura civica dovuta all’assenza d’una seria linea d’indirizzo politico dell’assessore Mitidieri. L’ente sarà costretto a pagare pure i “capricci” del sindaco Stasi

Entro il prossimo 31 dicembre il Consiglio comunale di Corigliano-Rossano sarà costretto a ratificare oltre un milione e mezzo di euro di debiti fuori bilancio dell’amministrazione retta dal sindaco Flavio Stasi (foto). Tale atto servirà a pagare 107 creditori dell’ente locale.

Per l’esattezza: 1.502.751,46 euro. Una cifra enorme, se si considera che è riferita interamente all’anno 2021 non ancora terminato, dal momento che a fine 2020 il Consiglio comunale aveva ratificato circa 8 milioni di debiti pregressi accumulati tanto dagli ex comuni di Corigliano Calabro e di Rossano quanto dal nuovo Comune di Corigliano-Rossano istituito nel 2018.

Buona parte del debito attuale rientra nella cifra, altrettanto enorme, dei pignoramenti effettuati dai creditori del Comune presso la Banca Intesa San Paolo Spa, che opera in regime di tesoreria dell’ente pubblico. In una missiva pervenuta assai di recente al legale d’uno dei tanti creditori, Intesa San Paolo mette nero su bianco i numeri: 1.155.952,95 euro.

Il contenzioso legale: chi fa causa al Comune vince sempre 

Già, ma da cosa è rappresentata questa enorme massa debitoria? Si tratta, nella gran parte dei 107 casi, di contenziosi legali aperti da privati nei confronti del Comune. Con cause definite proprio nel corso del 2021 dinanzi alla giustizia civile ed amministrativa tra giudici di pace, tribunali, corti d’appello e tribunali amministrativi regionali.

Cause che in giudizio hanno visto tutte perdere il Comune di Corigliano-Rossano, e quindi vincere i suoi attuali creditori. 

La casa comunale

Buche stradali e risarcimenti a gogò 

Moltissime le cause per insidie stradali (a causa delle buche sull’asfalto) – ma ve ne sono pure di quelle connesse al fenomeno del randagismo animale – accese dinanzi ai due uffici del giudice di pace di Corigliano e di Rossano.

Spentesi a favore dei ricorrenti per somme risarcitorie a gogò, oscillanti tra le modeste mille euro a cifre in alcuni casi assai più consistenti.

Una delle tante buche stradali coriglianrossanesi

Richieste pretestuose? E io pago…

Innegabile la presenza di numerosissime buche sulle strade comunali delle due aree urbane di Corigliano e di Rossano, ma a queste latitudini com’è noto spesso s’approfitta del problema generale e ciò ha creato il fenomeno delle richieste risarcitorie pretestuose. E se il Comune non è ben “attrezzato” per difendersi, come sovente accade, facilmente può uscire soccombente in giudizio.

Assai rare, in questi casi, le trattative accese dal Comune coi legali di controparte, finalizzate a compiere delle transazioni economicamente certo più vantaggiose per l’ente locale stesso.

E ciò a dispetto delle “tranquillizzanti” dichiarazioni rese di recente in Consiglio comunale dall’assessore con delega agli Affari legali, Mauro Mitidieri. Il quale, evidentemente, non ha impartito alcuna seria linea d’indirizzo politico alla sgangherata e nefasta gestione nel Settore dell’Avvocatura civica.

L’assessore agli Affari legali, Mauro Mitidieri

Tra i “casi grossi” spiccano le cause ereditate dall’ex Comune di Rossano  

Poi vi sono alcuni casi grossi. Uno riguarda una causa al Tribunale di Castrovillari contro l’ex Comune di Corigliano Calabro mossa nel lontano 2011 dalla società Reale mutua assicurazioni, oggi definita in giudizio per oltre 374 mila euro.

Un altro riguarda il risarcimento d’oltre 241 mila euro stabilito ancora una volta dal Tribunale di Castrovillari, e che il Comune dovrà sborsare a un privato che nel lontanissimo 1994 s’era visto annullare una licenza edilizia dall’ex Comune di Rossano.

Un altro ancora è la condanna del Comune dinanzi al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia per oltre 263 mila euro in favore della società Snam rete gas per l’adeguamento della rete di fornitura del metano a seguito d’una variante urbanistica del 2015 nell’ex Comune di Rossano.

La sede municipale dell’ex Comune di Rossano

Tutti casi – come altri con cifre da sborsare piuttosto consistenti, ma più basse delle tre citate – in cui il Comune sembra non essersi “adoperato” per nulla al fine di risparmiare, avendo lasciato scadere i termini per opporsi legalmente alle istanze giudiziarie e non tentando al contempo di percorrere la “via” della transazione.

L’ente costretto a sborsare quattrini pure per certe ingiustificate ordinanze del sindaco Stasi

Dulcis in fundo, si fa per dire, ci sono pure le recentissime condanne inflitte al Comune dal Tribunale amministrativo regionale della Calabria.

Sì, proprio quelle relative alle capricciose ordinanze del sindaco Flavio Stasi che disponevano un’ingiustificata chiusura delle scuole d’ogni ordine e grado, ordinanze genericamente motivate con la pandemia in atto, ma non supportate dai necessari dati sull’andamento epidemiologico negli edifici scolastici.

Il Comune adesso dovrà pagare le parcelle ai legali ingaggiati dai genitori ricorrenti proprio contro le ordinanze di Stasi… direttore@altrepagine.it 

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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