
Evviva. Sì, perché la notizia “bomba” di ieri non è che a Baltimora, negli Stati Uniti d’America, è riuscito il primo trapianto sull’uomo del cuore d’un maiale.

Qui la notizia bomba è che nel lazzaretto “Guido Compagna” di Corigliano-Rossano è arrivato un mammografo d’ultima generazione, praticamente un 5G della mammografia. Ed è un evento “spettacolare” per i beccamorti della sanità locale, provinciale e regionale. Tutti accorsi, assieme ai beccamorti degli addetti stampa di regime, all’inaugurazione in pompa magna dell’“arnese”.

Inaugurazioni di tal fatta non sono peraltro una novità, a Corigliano-Rossano. Già, perchè basta che dall’Azienda sanitaria provinciale o da chissà dove arrivi un bisturino da scartare, un maxirotolo di garza o una siringa tridimensionale per natiche speciali ed “è qui la festa” nel lazzaretto “Compagna” o nel suo fratello “Nicola Giannettasio”…
È proprio come quando in uno sperduto villaggio del Terzo mondo, i padroni del mondo scavano un caritatevole pozzo per dissetare e far lavare i fratelli meno fortunati.
Il mammografo è stato infatti donato dal colosso farmaceutico “Roche Italia” e dal colosso fotografico “Fujifilm Italia”, mica acquistato da chi ai cittadini contribuenti dovrebbe garantire ogni tipo d’assistenza sanitaria!
All’inaugurazione (foto d’apertura in alto), presieduta dal commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina, erano presenti il direttore sanitario del lazzaretto Pierluigi Carino, il direttore dell’unità operativa di radiologia Stefano Giusti, il sindaco Flavio Stasi (che ha preferito tale inaugurazione anziché presenziare al Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza sociale presieduto dal prefetto!), la consigliera regionale di Forza Italia Pasqualina Straface lei «anche in rappresentanza del presidente della Regione Calabria, onorevole Roberto Occhiuto», i parlamentari Elisa Scutellà del Movimento 5 stelle e Francesco “Ciccio” Sapia de L’alternativa c’è. E il consueto codazzo assortito ed assembrato di leccapiedi (ed altro) che si muove in cotali occasioni.

Ieri, dunque, non appena aprivi Internet, tutta la politica locale, esaltata, era esperta di diagnostica e di prevenzione del tumore della mammella e bla bla bla.
L’unico ad aver detto qualcosa di serio, il deputato Sapia:
«Ritengo utile e positivo che il reparto di Radiologia dell’ospedale di Corigliano possa disporre d’un mammografo d’ultima generazione, legato alla campagna di tutela della salute femminile “Screening routine”, ma a Corigliano-Rossano è indispensabile potenziare la Chirurgia ospedaliera in modo che possa intervenire al meglio sulle problematiche oncologiche, non solo delle donne, e bisogna al più presto modificare il decreto con cui l’allora commissario regionale alla Sanità, Saverio Cotticelli, ha limitato fortemente in Calabria gl’interventi d’eradicazione dei tumori del seno».

Qui, infatti, il cuore di maiale è una notizia vecchia come il cucco. Sì, perché qui a politici e dirigenti vari quell’organo lo trapiantano appena dopo la prima elezione o al primo incarico. Sapia è un’eccezione, ne siamo felici. direttore@altrepagine.it