Niente carcere per il maggiore dei vigili urbani Pietro Pirillo e per il segretario comunale Paolo Lo Moro (foto) né arresti domiciliari per gli altri 7 loro co-indagati.
Che dovranno comunque affrontare l’udienza preliminare del processo a loro carico il prossimo 5 aprile.
Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha infatti confermato l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, rigettando la richiesta d’applicazione delle misure cautelari nei confronti di dirigenti e agenti della polizia municipale di Corigliano-Rossano, accusati a vario titolo di truffa ai danni dello Stato e falso in atti pubblici.
Sciogliendo la riserva, a seguito dell’udienza tenutasi nei mesi scorsi, i giudici di Catanzaro non hanno infatti accolto il ricorso del sostituto procuratore di Castrovillari, Flavio Serracchiani, che chiedeva l’annullamento dell’ordinanza con cui l’11 maggio dello scorso anno 2021 il giudice Biagio Politano aveva respinto le richieste di misure cautelari nei loro confronti.
L’inchiesta
La vicenda giudiziaria riguarda l’inchiesta condotta dalla guardia di finanza nell’ambito della quale si contestano al maggiore dei vigili urbani Pietro Pirillo alcuni episodi d’assenteismo, d’illegittimo e ingiustificato allontanamento dal luogo di lavoro e di falsa attestazione della presenza in servizio.
Agli agenti si contesta d’aver timbrato il badge di Pirillo al fine di certificarne falsamente la presenza in servizio, mentre l’ispettore Fabio Marcello Milione e il segretario comunale Paolo Lo Moro sono accusati di falso materiale, per avere attestato falsamente la presenza di Pirillo in alcuni verbali della commissione giudicatrice nominata per procedere all’assunzione di 16 vigili temporanei.
I 9 indagati
Si tratta delle due figure di vertice della polizia locale rossanese, il maggiore Pietro Pirillo, vicecomandante del Corpo, e l’ispettore Fabio Marcello Milione, del segretario generale del Comune Paolo Lo Moro, già dirigente amministrativo del Settore di Polizia locale (poi passato di mano al dirigente Antonio Le Fosse), e dei vigili urbani – tutti in servizio nel Comando rossanese – Domenico Forte, Leonardo Aurelio, Antonio Giardino, Angela Barbara Lo Prete, Raffaella Federico ed Antonio Sapia.
Per tutti, la Procura di Castrovillari ha già formulato la richiesta di rinvio a giudizio. direttore@altrepagine.it