Il 62enne Giorgio Sapia e la sua convivente ucraina Iryna Romanko di 47 anni, hanno buscato due anni e mezzo di reclusione ciascuno
Solo per quale circostanza fortunata è stato possibile risalire ai truffatori perché potessero essere identificati.
Ed è stato soprattutto grazie alla prontezza di riflessi d’una barista nel ricordarsi ed annotarsi il numero di targa di un’auto. Diverso tempo dopo, quando l’auto fu fermata a un posto di blocco, alle forze dell’ordine non sfuggì quella vecchia segnalazione e così le indagini presero la giusta direzione.
A bordo della vettura v’erano due persone di Corigliano-Rossano: Giorgio Sapia, 62 anni, coriglianese, e la sua convivente di nazionalità ucraina Iryna Romanko, di 46 anni.
La stessa coppia che, attraverso un riconoscimento fotografico risultato poi decisivo, nel marzo del 2016 era entrata nel Caffè di Paola Benedetti in piazza Sant’Antonio a Macomer, in Sardegna, ed era andata via pagando con una banconota da 100 euro falsa.
Il conto era di 8 euro e 50 centesimi, e la coppia s’era dileguata col resto di 91 euro e 50. Sapia e la Romanko sono stati processati e condannati l’altro ieri in primo grado dal giudice monocratico del Tribunale di Oristano, Serena Corrias, che, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Giuseppe Scarpa, ha condannato i due imputati a due anni e cinque mesi e 500 euro di multa ciascuno.
Le accuse? Concorso in spendita di banconote false e concorso in truffa. La coppia è stata pure condannata al risarcimento del danno alla barista raggirata. redazione@altrepagine.it