In merito alla disfatta del Centrosinistra nell’elezione per la Presidenza della Provincia di Cosenza, il “colpevole” è l’unico elemento che mette d’accordo tutte le mille anime del Partito democratico, quelle regionali, quelle provinciali e quelle locali di Corigliano-Rossano.

Ed è il sindaco Flavio Stasi.

«S’è dichiarato “giovane di sinistra” solo durante una delle più recenti sedute del Consiglio comunale, all’opportunistica occorrenza, per tentare di propinare al Pd la propria candidatura alla Presidenza della Provincia, attraverso l’imposizione del proprio arrivismo personale e di un carrierismo politico che, evidentemente, è l’unica cosa che gli interessa, altro che pensare a fare il sindaco per costruire questa ancora tutta fantomatica terza città della Calabria»

Parole e musica, stavolta, sono di Giovanni Battista Genova (nella foto d’apertura), già sindaco di Corigliano, già consigliere provinciale, e, ovviamente, esponente del Pd.

L’abbiamo incontrato per un caffè assieme ad altri esponenti del Pd: Adriana “Nuccia” Grispo, già vicesindaca di Corigliano (non con Genova, ma col sindaco Armando De Rosis), Salvatore Arnone, Giovanni Bruno, e il giovane del gruppo Antonello Palummo. 

Antonello Palummo

A fine dicembre tutt’e 5 hanno rinnovato la tessera del partito e adesso attendono la celebrazione del congresso cittadino che a breve (la data ancora non è stata decisa) eleggerà, finalmente, dopo anni d’attesa, un segretario politico.

Da scegliere fra tre candidati: il rossanese Giuseppe Tagliaferro, l’altro rossanese Franco Madeo e la coriglianese Maria “Mariolina” Cacciola espressione di un “pacchetto di tessere” alla democristiana maniera spedito proprio dal sindaco Stasi, giunto sui tavoli piddì negli ultimi giorni di dicembre, ma senza la tessera recante il nome del mittente.

I tre candidati alla segreteria coriglianrossanese del Pd lo scorso 18 febbraio si sono presentati al corpo elettorale che ora sarà chiamato a votare. 

Siete già schierati? 

«Noi no, non siamo stati coinvolti da nessuno», spiega Bruno secondo il quale «i tre candidati al momento delle loro presentazioni ufficiali hanno detto poco o nulla sulla prospettiva politica del nostro partito per creare l’alternativa all’attuale amministrazione comunale, se poi di queste cose parlano in altre sedi noi non lo sappiamo, ma la sede in cui si parla di queste cose qual è se non quella congressuale?!».

Soffermiamoci sulla parola “alternativa”.

«Non esistono strade differenti da un’alternativa a Stasi»: è categorico Battista Genova, «e d’altronde il Pd in Consiglio comunale è collocato all’opposizione del sindaco e della sua amministrazione, anche se, per la verità, il consigliere Aldo Zagarese ha sempre parlato pubblicamente di “opposizione responsabile”, mentre noi in questi quasi tre anni di amministrazione non abbiamo visto né opposizione né responsabilità da parte del consigliere del nostro partito.

All’esterno del Consiglio comunale, poi, ci sono esponenti del Pd che si erano addirittura candidati nelle liste di Stasi non risultando eletti, e non essendo stati minimamente considerati dal sindaco né quando formò la sua prima giunta né nei successivi rimpasti – questo lo ha dichiarato pubblicamente di recente proprio Stasi e non mi pare sia peregrino – oggi si sono finalmente rassegnati rispetto alle loro ambizioni oramai sopite e cantano opposizione.

Al contrario, qualcuno di loro da qualche mese è in giunta a titolo personale, col partito all’opposizione, mentre noi ci eravamo persuasi di dover creare l’alternativa a Stasi già poco dopo l’inizio della sua esperienza amministrativa fatta solo di chiacchiere, senza una visione di città e senza fatti amministrativi concreti e di rilievo».

Adriana “Nuccia” Grispo

La soluzione che proponete?

«Cominciare, sin da subito, a dialogare con tutti quei cittadini di Corigliano-Rossano da sempre elettori nel campo progressista, compresi quelli che con un voto di protesta nel 2019 avevano riposto le loro speranze, rivelatesi vane, nella figura di questo sindaco, e con quelle forze politiche e sociali che, nell’ambito di un “fronte progressista”, collettivamente possono costruire le condizioni di un dopo-Stasi», conclude Nuccia Grispo.

E il caffè ha tutto il sapore d’una “chiamata alle armi” e d’un messaggio chiaro, diretto, a chi avrà l’onere di guidare il Pd di Corigliano-Rossano e di condurlo alle elezioni comunali del 2024. direttore@altrepagine.it    

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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