Le parole “abrasive” della moglie d’un consigliere comunale di maggioranza sui fatti “politici” degli ultimi giorni

Suol dirsi che «gli assenti hanno sempre torto», ma il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi (foto) avrebbe avuto torto pure da presente, e torto marcio.

Dopo aver dato il patrocinio del Comune alla presentazione del secondo libro di Luca Palamaral’ex magistrato radiato dall’ordine giudiziario per gravissimi fatti che lo hanno portato a processo per reati altrettanto gravissimi – “evento” ospitato nel palazzo comunale di San Bernardino a Rossano, il primo cittadino ha clamorosamente disertato l’appuntamento, la cui locandina recava pure il suo nome per il saluto istituzionale all’autore dell’“opera letteraria”.

La giornalista Anna Russo, che ha condotto la presentazione del libro organizzata nientepocodimenochè e scandalosamente dal senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, ha riferito ai presenti che il sindaco Stasi era stato impossibilitato all’ultimo momento a partecipare «per qualche acciacco».

Stasi s’è dato “malato”…

Il sindaco s’è dato malato, insomma, dopo aver trascorso la serata precedente tra le bancarelle della festa di San Francesco, in fila per mangiare un panino sanizzo accompagnato da una fresca birretta.

Il sorriso a tutta bocca d’un imbarazzante presidente della Commissione parlamentare Antimafia, “in cattedra” con l’ex magistrato oggi radiato Palamara e la giornalista Russo

La “festa di San Palamara” gliel’avremo guastata noialtri col pezzo pubblicato alla vigilia?!

Stasi ha “realizzato” solo e soltanto dopo averla commessa, la puttanata del patrocinio a Palamara, oppure s’è disvelato come un un gran cacasotto?

Propendiamo per la seconda che abbiamo detto…

Eloquente ed abrasivo il commento su Facebook rivolto nelle stesse ore allo stasiano segretario dei Verdi Giuseppe Campana, da parte di Anna Rita Cicolini, stasiana di ferro già con lui candidata nonché moglie del consigliere comunale di maggioranza Pietro Mingrone:

Le facce toste del duo Morra & Palamara, e il mutismo dei tre assessori presenti

L’“evento”, comunque, è stato giornalisticamente alquanto noioso nei contenuti, una sorta di malriuscita riproduzione casereccia d’un qualsivoglia talk show televisivo, solo a tre voci: quella della collega Russo, quella di Morra e quella di Palamara.

Niente domande dal pubblico o da parte dei numerosi giornalisti presenti, noi compresi. Ai colleghi “televisivi” in realtà Palamara s’è “concesso” prima del convegno, guadagnandosi nei servizi il doppio titolo di Superman e di Batman fustigatore della corruzione che s’annida in quel mondo deviato ma che conta tra chi amministra la giustizia in Italia, mondo deviato e parallelo di cui egli ha fatto parte per anni, prima d’essere sgamato.

Il pubblico presente nella sala rossa del palazzo comunale di San Bernardino

Nel convegno s’è visto e sentito un Palamara sorridente e faccia tosta, tracotante e senza ritegno, che ha parlato di tutte le altrui malefatte nel mondo della giustizia italiano, eccetto che delle malefatte proprie.

Con un presidente della Commissione Antimafia Morra altrettanto faccia tosta quando ha ribadito che per lui Palamara «è il più importante collaboratore di giustizia italiano di tutti i tempi», quando tecnicamente è soltanto un “dichiarante”, le cui dichiarazioni – quelle contenute nei due libri-intervista pubblicati col giornalista Alessandro Sallusti – sono al vaglio della magistratura inquirente per i provvedimenti del caso.

Torniamo al “patrocinante assente” Stasi e chiudiamo con lui, e non solo con lui. Già, perché nella “Sala Palamara” c’erano tre dei suoi assessori – Alessia Alboresi, Mauro Mitidieri e Damiano Viteritti – ma nessuno di loro ha preso la parola per portare il saluto della città all’eccellente imputato-scrittore dopo avergli dato il patrocinio. Cose coriglianrossanesi. Anzi: cose solo rossanesi… direttore@altrepagine.it 

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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