Gravissimo fatto di sangue, questa sera, a Schiavonea di Corigliano-Rossano.

Erano intorno alle 19,30 quando Pasquale Aquino, 57 anni, pluripregiudicato del luogo (foto), è stato attinto da alcuni colpi di pistola semiautomatica calibro 7,65 dopo avere parcheggiato la sua Bmw 320 da cui era appena sceso. Il fatto s’è consumato sul marciapiede proprio nei pressi dell’uscio di casa sua, in Viale Mediterraneo, nei pressi del lungomare e a pochi metri dal monumentale Quadrato Compagna.

La vittima ha tentato di fuggire alla vista del suo killer armato di pistola, ma inutilmente. E inutile è stato l’intervento dell’ambulanza del 118: la vittima era accasciata a terra in una pozza di sangue. L’uomo era infatti già morto all’arrivo dei soccorsi. 11 in tutto i colpi esplosi dal killer, 7 dei quali hanno colpito a morte Aquino. L’allarme alle forze dell’ordine è stato lanciato dai residenti della zona che hanno udito gli spari.

Ad ammazzare Aquino pare sia stato un sicario che l’attendeva a piedi e che dopo aver consumato il fatto di sangue è immediatamente fuggito, montando su una motocicletta guidata da un complice appostato pochi metri più avanti.

Il luogo dell’omicidio

Pasquale Aquino era personaggio assai noto negli ambienti della criminalità locale. Più volte, in passato, era stato arrestato e sempre per reati connessi al traffico e allo spaccio di droga.

Verso la fine dello scorso mese di settembre era finito in carcere il figlio 39enne Vincenzo detto “Il vitello”: arrestato dalla polizia assieme ad altre 13 persone nell’ambito dell’inchiesta antidroga denominata “Portofino”, era ritenuto dai magistrati della Procura di Castrovillari il “capo” d’una vasta rete di spacciatori di droga attiva a Schiavonea e non solo.

Pure altri loro stretti familiari sono stati e sono tuttora coinvolti in processi per reati di droga. Un altro figlio, Francesco, fu condannato definitivamente per l’omicidio d’un barbone di nazionalità ucraina avvenuto nel settembre del 2004 all’interno del Quadrato Compagna, proprio a due passi da casa loro e dal luogo dell’omicidio del padre.

L’uomo era già morto all’arrivo dell’ambulanza

Sul posto poco dopo l’agguato sono giunti i carabinieri della Sezione operativa e radiomobile del Reparto territoriale e i poliziotti del Commissariato cittadino.

Gli uomini del tenente colonnello Raffaele Giovinazzo e del vicequestore aggiunto Cataldo Pignataro stanno effettuando i primi rilievi ed hanno avviato le indagini. Su Viale Mediterraneo pare vi siano delle telecamere di sorveglianza: avranno ripreso le fasi del delitto o magari solo qualche dettaglio comunque prezioso per gl’investigatori?

L’inchiesta al momento è coordinata dai magistrati della Procura di Castrovillari diretta dal procuratore Alessandro D’Alessio, ma è stata allertata pure la Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro diretta dal procuratore Nicola Gratteri. La dinamica dell’omicidio lascia infatti supporre un delitto di ‘ndrangheta. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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