Preso dai carabinieri anche l’ultimo dei violenti rumeni scontratisi in piazza con un gruppo di bulgari la sera del 1° giugno e con modalità belluine

Farebbero davvero impressione le ferite riportate da uno dei bulgari coinvolti nella violentissima rissa ingaggiata nei loro confronti da un gruppo di rumeni durante la serata del 1° giugno scorso (VIDEO) davanti a un locale pubblico nel piazzale della chiesa di Maria Santissima delle Grazie lungo Via Nazionale allo Scalo coriglianese di Corigliano-Rossano.

Ferite ad organi vitali provocate da bottigliate, con colpi inferti da una spranga in più parti del corpo della vittima, in particolare alla gola.

Perciò, il sostituto procuratore di Castrovillari, Giovanni Tedeschi, oltre al reato di rissa ha contestato pure l’accusa di tentato omicidio nei confronti del 39enne Gheorghe Sandu e del 25enne Costel Sandu Dan

«Perché in concorso tra di loro compivano atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di Ali Gulbaydin. Dopo aver rotto una bottiglia di vetro al fine di utilizzarla come arma colpivano ripetutamente Ali Gulbaydin all’altezza dell’occhio e della gola e poi ripetutamente, sempre a mezzo della bottiglia in diverse zone vitali del corpo».

Il momento dei fermi

I due rumeni, fermati poco dopo dai carabinieri lungo la stessa Via Nazionale, ora si trovano ristretti agli arresti domiciliari per effetto dell’ordinanza applicativa della misura cautelare disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Simone Falerno, provvedimento emesso a seguito dell’udienza di convalida dei fermi e d’interrogatorio di garanzia, tenutasi nella giornata di venerdì 3 giugno quando il pm Tedeschi ne aveva invocato il carcere per entrambi.

I carabinieri intervenuti a seguito dei fatti

Ma i due rumeni erano davvero intenzionati ad ammazzare il bulgaro?

No, almeno secondo gli avvocati Antonio Pucci e Maria Sammarro del foro castrovillarese, che ne hanno assunto l’ufficio di difesa. Carabinieri e magistratura inquirente hanno sentito testimoni e preso visione d’alcuni video effettuati con gli smartphone durante le concitate fasi del cruento fatto dalle modalità belluine, che in quelle ore ha fatto il giro delle chat di whatsapp a Corigliano-Rossano e non solo.

Il Tribunale di Castrovillari

Gli avvocati Pucci e Sammarro, martedì 7 giugno hanno depositato un motivato ricorso ai giudici del Tribunale del riesame di Catanzaro avverso le misure cautelari emesse nei confronti dei due rumeni, con particolare riferimento proprio al preteso reato di tentato omicidio.

Secondo gli stessi legali, infatti, essendosi trattato d’una rissa, sarebbe perciò da escludere la tesi del tentato omicidio. I giudici dovranno adesso fissare l’udienza.

Gli altri coinvolti nella rissa sono i bulgari Sali Gyulbaydin, di 22 anni, Sali Gyunal Gyunver, di 34, ed Ali Gyunver Sali, di 59: tutti difesi dall’avvocato Luigi De Gaetano del foro castrovillarese, a loro tre è contestato il reato di rissa «perché a mezzo di un’azzuffata generale e suddivisi in due schieramenti Gheorghe Sandu e Dan Sandu da un lato, e tutti gli altri, dall’altro, partecipavano alla rissa».

Un terzo rumeno coinvolto nella rissa è stato arrestato ieri dagli stessi carabinieri e in forza della stessa ordinanza cautelare emessa dal gip Falerno su richiesta del pm Tedeschi: pure lui assegnato ai domiciliari e difeso degli stessi avvocati Pucci e Sammarro. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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