Il giudice monocratico del Tribunale di Castrovillari, Lucio Scrivano, nella giornata odierna ha condannato il 72enne Giovanni Ferrari (foto a destra)

docente all’Università “Federico II” di Napoli, coriglianese ma residente a Rende, difeso nel processo dall’avvocato Ettore Zagarese del foro castrovillarese, per avere diffamato a mezzo stampa ed avere dunque offeso la reputazione del tre volte sindaco di Corigliano Calabro ed ex parlamentare della Repubblica Giuseppe Geraci, 73 anni, (a sinistra), assistito dall’avvocato Mario Elmo dello stesso foro.

Gli articoli di stampa incriminati dell’accademico nativo di Corigliano

L’ultimo primo cittadino di Corigliano prima della fusione comunale con Rossano, aveva infatti querelato più volte il professore Ferrari. Incriminati un paio di articoli da lui scritti e pubblicati da varie testate giornalistiche on line tra la fine del 2016 e la primavera del 2017, in cui l’accademico nativo di Corigliano proprio sul conto dell’onorevole Geraci aveva scritto:

«Non avendo mai aperto un libro, non si è aggiornato. L’incultura è il suo vivere quotidiano, non potrà mai capire dove arriva il limite della vergogna; un sindaco incapace di comunicare e di volgere lo sguardo sui problemi che affliggono il territorio in quanto stupidamente sedotto dalla vanità della vita (i soldi, il potere) Un sindaco che privilegia i propri interessi clientelari che pesantemente continuano a frenare la corretta gestione della cosa pubblica nel Comune».

Il Tribunale di Castrovillari

E ancora:

«Delinquente, uomo fisicamente e moralmente finito, distrutto, infelice per tutto il male ed il malaffare che ha creato e seminato in tutto il territorio, ormai ha perso la serenità. Quanti rimorsi si porta nella sua sporca coscienza, rimorsi per aver ingannato tantissimi cittadini onesti che hanno creduto ciecamente alla sua nefasta politica».

Il processo e la sentenza

Secondo il capo d’imputazione formulato dal pubblico ministero Antonino Iannotta, sarebbero:

«Asserzioni che, prescindendo dalla figura di sindaco della parte offesa, pur apparentemente riferite alla carica ricoperta, risultano del tutto generiche e disancorate da episodi specifici, nemmeno accennati, ed anche trasmodanti in attacco personale portato direttamente alla sua sfera privata, integrano generiche censure all’individuo e non alla sua figura politica».

Il giudice ha dunque condannato Ferrari a 2 mila euro di multa, al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni a Geraci costituitosi in giudizio parte civile e da quantificarsi proprio in sede processuale civile, oltre al pagamento delle spese legali già sostenute dall’ex sindaco e deputato della Repubblica.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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