Nella giornata di ieri il 30enne Battista Trotta è finito in carcere a seguito di più d’una denuncia della convivente. Nelle stesse ore per il 40enne Antonio De Vellis è stato disposto il divieto d’avvicinamento alla vittima

Due casi – gli ennesimi in città – nel solo giro di poche ore.

I carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano diretto dal colonnello Raffaele Giovinazzo, coordinati dalla Procura di Castrovillari guidata da Alessandro D’Alessio, tengono però alta la guardia sui reati in famiglia o tra conviventi.

Nella giornata di ieri il giudice per le indagini preliminari del Tribunale castrovillarese, Simone Falerno, ha aggravato la misura cautelare disposta lo scorso 23 maggio nei confronti del 30enne residente nel centro storico coriglianese di Corigliano-Rossano Battista Trotta, indagato per maltrattamenti contro la convivente, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali ed atti persecutori.

Il giovane era stato arrestato il 20 maggio in flagranza di reato dai carabinieri allertati dalla propria convivente 33enne, madre dei suoi figli, ed era stato assegnato ai domiciliari da parte del magistrato di turno in Procura.

Il Tribunale di Castrovillari

Tre giorni dopo, a seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, lo stesso pubblico ministero aveva sollecitato al giudice per le indagini preliminari Lelio Festa l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, ma il gip, a seguito dell’interrogatorio di Trotta assistito dal suo difensore, l’avvocato Alessandro Nigro del foro castrovillarese, aveva disposto la misura meno afflittiva dell’allontanamento dalla casa in cui conviveva con la compagna che l’aveva denunciato.

La seconda denuncia della presunta vittima è dello scorso 7 giugno: Trotta gli s’era infatti ripresentato a casa, violando l’obbligo impostogli dal giudice. Erano intervenuti i carabinieri e il sostituto procuratore di turno aveva così sollecitato al gip Falerno l’applicazione della misura cautelare dell’arresto in carcere nei confronti del 30enne, il quale da ieri è dunque rinchiuso nel penitenziario di Castrovillari.

Il secondo caso riguarda un 40enne residente nella popolosa frazione marina di Schiavonea, Antonio De Vellis. Nei suoi confronti il gip Falerno. sempre nella giornata di ieri, ha disposto il divieto d’avvicinamento alla propria convivente – madre dei loro quattro figli – per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Difeso dall’avvocato Francesca Caracciolo del foro castrovillarese, l’accusato martedì prossimo dovrà comparire in Tribunale per essere interrogato dallo stesso giudice. La convivente è assistita dall’avvocato Maria Sammarro dello stesso foro castrovillarese. redazione@altrepagine.it

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