Alessandra Giuliani, di 56 anni, è formalmente incriminata dalla Procura di Castrovillari per truffa aggravata ai danni dello Stato 

Nelle stesse ore in cui in tutt’Italia si registra l’oramai consueta grande corsa dei precari della scuola, finalizzata ad accaparrarsi le supplenze annuali messe in palio dal Ministero dell’Istruzione, a Corigliano-Rossano emerge il caso d’una “professoressa” che già qualche anno addietro la corsa l’aveva vinta, ottenendo l’agognato “posto” e il relativo punteggio per salire in graduatoria, ma che in realtà

avrebbe insegnato abusivamente perché non in possesso del titolo abilitante all’insegnamento. Vediamo.

La storia è accaduta fino all’anno scolastico da poco trascorso nell’Istituto tecnico per le attività sociali – Istituto tecnico commerciale “Alfredo Gradilone” di Rossano.

La protagonista si chiama Alessandra Giuliani, ha 56 anni ed è originaria di Bisignano. Lo scorso 15 giugno era stata denunciata alla Procura di Castrovillari da parte d’un suo concorrente in graduatoria. Oggi è formalmente incriminata per truffa aggravata ai danni dello Stato a partire dal 30 novembre del 2020. Il titolare del fascicolo d’indagine è il sostituto procuratore Flavio Serracchiani.

Parte offesa nel procedimento penale in corso è proprio l’istituto scolastico di Corigliano-Rossano presso il quale la “prof” – moglie d’un dirigente medico oculista dell’Azienda ospedaliera di Cosenza – ha insegnato nel Laboratorio di ottica.

L’indagata

L’indagine giudiziaria

Dalle verifiche investigative svolte da parte del magistrato inquirente, è emerso che Alessandra Giuliani non è in possesso d’un idoneo titolo abilitante all’insegnamento per la classe di concorso “B007 – Laboratorio di ottica”.

Il Tribunale di Castrovillari

La donna, in pratica, per entrare nella graduatoria scolastica – non solo a Corigliano-Rossano, ma anche presso l’Istituto d’istruzione superiore “Garibaldi-Alfano-Da Vinci” di Castrovillari – aveva prodotto un attestato di qualifica d’abilitazione all’esercizio dell’arte ausiliaria sanitaria d’ottico, conseguito nell’anno scolastico 1998/1999 presso l’Istituto “Eugenio Montale” di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli. Che però non costituisce titolo d’accesso valido alle graduatorie d’istituto di terza fascia per la classe di concorso “B007 – Laboratorio di ottica”, appunto.

Destinataria negli ultimi giorni d’un decreto d’esclusione da un concorso pubblico in Puglia

Quello stesso attestato, la prof abusiva l’aveva prodotto addirittura per partecipare a un concorso pubblico per titoli ed esami indetto dall’Ufficio scolastico regionale per la Puglia, le cui prove si svolgeranno a breve. Purtuttavia, è di pochi giorni fa – reca infatti la data dello scorso 28 luglio – il decreto d’esclusione dell’indagata. Spiccato da Bari, da parte del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Puglia, Giuseppe Silipo, e già notificato all’interessata…

L’avvocato Amelia Ferrari del foro di Cosenza precisa che:

«la presunta “professoressa abusiva” mi chiede, quale suo legale di fiducia, di rendere noto che non ha ricevuto alcuna notifica di nessun atto»;

e che:

«la signora Alessandra Giuliani, per il mio tramite, intende rendere noto che ripone piena fiducia negli organi inquirenti e che se sarà necessario affronterà il processo penale dimostrando la sua innocenza in ordine alle accuse mosse». direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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