L’esponente rossanese di Fratelli d’Italia ce l’ha fatta assai di misura. Alla Camera, il Pd di Corigliano-Rossano col sindaco Flavio Stasi suo “grande alleato”, trombano alla grande il sindaco di Cassano Gianni Papasso e danno il lasciapassare al deputato leghista di Lamezia Terme!

Quando sei una post-fascista romanesca con la quarta e pure la quinta dose di populismo, e da un anno e mezzo rappresenti l’unica forza parlamentare schierata all’opposizione del governo presieduto da un banchiere internazionale, non eletto dal popolo ma tecnocrate, cui tutti gli altri partiti da destra a sinistra hanno abbassato le mutande da dietro, è ovvio che le elezioni in quest’italietta le vinci. E le vinci alla grande.

Attaccato al carro in Parlamento ti puoi portare chiunque. Era successa la stessa cosa nel 2018 coi 5 Stelle, dei quali non si sapeva come non si sa tuttora che pesci sono.

Giorgia Meloni e i suoi Fratelli d’Italia hanno quindi vinto facile, senza sorpresa, e dovranno formare il nuovo governo. Attaccato al carro, qui, tra le province di Cosenza e Crotone, s’è portato Ernesto Rapani da Rossano, 55 anni, architetto ma praticamente mestierante solo della politica, imprenditore dichiarato fallito dal Tribunale di Castrovillari per non avere pagato i suoi operai e le tasse allo Stato (LEGGI QUI), da qualche ora senatore della Repubblica.

Non ha vinto alla grande Rapani, ma ha preso il collegio senatoriale per un soffio, con appena il 2% in più rispetto alla non eletta Maria Saladino, lei di Castrovillari, ex Partito democratico, passata coi 5 Stelle a Ferragosto e due giorni dopo piazzata quale candidata al Senato, mentre l’altra castrovillarese candidata proprio dal Pd e dai suoi alleati, Francesca Dorato, è arrivata soltanto terza e ben 22 punti percentuali sotto al neo senatore. 

La disfatta “in casa” del Pd

Stesse proporzioni nel collegio della Camera dei Deputati, dove però la città di Corigliano-Rossano, e con essa l’intera Sibaritide e l’intera provincia di Crotone, la vittoria per un soffio sulla candidata dei 5 Stelle Vittoria Baldino, “rossanese” solo di nascita, originaria di Paludi ma praticamente romana, l’hanno data al deputato uscente e riconfermato Domenico Furgiuele, 39 anni, di Lamezia Terme e della Lega, il partito di Matteo Salvini che ha perso dappertutto tranne che a Corigliano-Rossano. Dove un Pd senza candidati ha trombato alla grande il sindaco socialista di Cassano Jonio, Gianni Papasso, che proprio nel suo territorio il leghista lametino che giocava fuori casa ha staccato di ben 18 punti!

Gianni Papasso e Francesca Dorato erano i candidati di Camera e Senato del Partito democratico

Se guardiamo anche al proporzionale, in lungo e in largo sul territorio il Pd ha perso dappertutto, alla Camera come al Senato. Ecco soddisfatta la voglia di sapere di qualche osservatore interessato di Cassano Jonio che a pochi giorni dal voto c’interrogava circa il “ruolo” e il “peso” in queste elezioni del sindaco di Corigliano-Rossano – la terza città più grande della Calabria – vale a dire il sedicente «uomo di sinistra» Flavio Stasi col quale i “dirigenti” cittadini del Pd (stamattina, che pioveva, sono andati tutti a “fungi”…) hanno da qualche mese stretto un accordo politico che alla prima prova elettorale utile ha fatto cilecca, altrimenti Gianni Papasso sarebbe stato eletto, altro che terzo!

Il segretario del Pd di Corigliano-Rossano, Franco Madeo

D’altronde, Stasi e i suoi – interessati solo e soltanto alla loro, di sorte – si sono guardati bene persino dal dichiarare il proprio, di voto, figuriamoci a far campagna elettorale per altri, che non siano loro stessi…

Stasi, nel suo immancabile post di ieri su Facebook, s’è persino improvvisato economista, sciorinando dell’inflazione galoppante!

Mentre una consigliera della maggioranza di Stasi, Liliana Zangaro, non ha saputo proprio resistere all’esibizionismo del certificato elettorale tanto in voga sullo stesso social, guardandosi la mano pure meglio del suo furbo sindaco, lei che una manciata d’anni fa, proprio col neo senatore post-fascista Rapani allora candidato a sindaco di Rossano e proprio contro Stasi, s’era messa in lista… direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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