Nei giorni scorsi, durante un blitz anti-droga “mirato” condotto dai carabinieri della Stazione di Mirto-Crosia e della Sezione operativa del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano, una coppia di conviventi era stata trovata in possesso

d’un panetto d’hashish “griffato” sulla confezione di cellophane “Louis Vuitton”. Un etto di “fumo”, nascosto nella cassetta della posta dell’abitazione della coppia, a Mirto.

Non solo. In casa, infatti, la coppia di presunti spacciatori à la page aveva pure 4 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e della creatina che i carabinieri hanno ritenuto sostanza da taglio, oltre che vario materiale ritenuto utile per il confezionamento delle stesse droghe in dosi.

Dichiarati ovviamente in arresto per il preteso reato di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio e condotti in caserma, per Eugenio Dominelli, di 47 anni, e Dora Roma, di 54, il magistrato di turno in Procura a Castrovillari aveva disposto gli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del processo in Tribunale col rito direttissimo.

Il Tribunale di Castrovillari

Il giorno dopo i due conviventi – entrambi difesi dall’avvocato Aldo Zagarese del locale foro – sono comparsi nell’aula di giustizia. Dove, al cospetto del giudice monocratico Rosamaria Pugliese, il pubblico ministero Valentina Draetta aveva chiesto la convalida degli arresti. E, per entrambi, la contestuale conferma della misura cautelare degli arresti domiciliari. Richiesta cui s’era opposto l’avvocato Zagarese, che per entrambi aveva di contro sollecitato al giudice la liberazione. Il giudice li ha liberati.

La coppia di Mirto affronterà il processo a dicembre prossimo, su richiesta dello stesso avvocato Zagarese e che s’è riservato di valutare assieme ai propri assistiti circa l’eventualità di richiedere che gli stessi possano essere giudicati avvalendosi d’un rito processuale alternativo. redazione@altrepagine.it

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