La storia che vi raccontiamo oggi – che abbiamo deciso di raccontarvi dopo averci riflettuto su per mesi e mesi – è una storia di libertà, la nostra libertà, e al contempo una storia di privazione della libertà, sempre la nostra, da parte d’una pubblica amministrazione e del suo (attuale) potere “politico”.

Parliamo del Comune di Corigliano-Rossano. Non parliamo di libertà nostra personale, bensì di libertà collettiva, vale a dire la libertà dei giornalisti di potersi avvalere d’ogni facoltà per informare i cittadini, e la libertà di questi ultimi di poter essere informati anche sulla base delle libere domande che i giornalisti possono rivolgere ai rappresentanti d’una pubblica amministrazione e del suo (attuale) potere “politico”.

Nei confronti di AltrePagine – regolare e seguitissima testata giornalistica della Sibaritide – oramai da un paio d’anni questa libertà è stata soppressa da parte del sindaco di Corigliano-Rossano, tale Flavio Stasi, da parte dei suoi assessori e da parte della presidente del Consiglio comunale, tale Marinella Grillo che non è (mai stata) organo imparziale di garanzia nel Consiglio comunale figuriamoci rispetto alla libertà dell’informazione!

Succede da un paio d’anni che la nostra testata giornalistica non riceve più alcuna comunicazione istituzionale da parte del Comune in questione (contrariamente a quanto avviene sulla nostra casella e-mail da parte di svariati altri Comuni della Sibaritide e non solo) né riceve gl’inviti per le conferenze stampa (né via e-mail né via WhatsApp, né per altre vie).

Per i comunicati della propaganda di Stasi & Company non ci siamo mai fasciati la testa, perché sul nostro giornale la propaganda è sempre stata a pagamento come del resto per le altre testate giornalistiche locali, che la propaganda politica se la fanno pagare non solo in denaro, ma anche attraverso molti altri servigi, all’occorrenza ricambiati attraverso la tastiera, il mouse e la pubblicazione.

A noialtri è dunque privata la libertà di poter fare le nostre domande a Stasi & Co. I quali, con estrema evidenza, gradiscono solo le domande di altri (troppo spesso: «sindaco, che ore sono?»… «assesso’ che mangi oggi a pranzo?», eccetera).

Avremmo potuto già da tempo investire della “cosa” l’Ordine dei Giornalisti cui apparteniamo e il Sindacato dei Giornalisti cui siamo iscritti, invece abbiamo preferito rivolgerci proprio a voi lettori, per sputtanare ancora una volta questa gentaglia da quattro spiccioli che da 3 anni e mezzo “amministra” come il cazzo che si crede la città di Corigliano-Rossano!

AltrePagine ha sempre lavorato – e continuerà a farlo – sulle notizie e sulle opinioni. Cronaca e critica. No propaganda, no marchette, no marchettine e no marchettoni. “Cani da guardia” cara consigliera della maggioranza Stasi, Liliana Zangaro, che ti stanno tanto a cuore i cani randagi, ma non quelli che fanno la guardia a quel che accade dentro e fuori il Palazzo. 

Nell’ex città di Corigliano come nell’ex città di Rossano questo concetto è noto da oltre un ventennio (sostantivo molto caro agli attuali inquilini del Palazzo), vale a dire da quando opera nell’informazione della Sibaritide chi oggi firma AltrePagine e in passato firmava anche in altre testate giornalistiche, regionali e nazionali. Mai Longo, Filareto, Antoniotti, Mascaro, Genova, Straface, Geraci – mai! – ci hanno chiuso le porte dei Comuni che amministravano. Eppure con taluni di questi ex sindaci (con quasi tutti per la verità) abbiamo avuto scontri e polemiche pesanti, pesantissime, in qualche caso finite persino nelle aule di tribunale. E tra i citati ve ne sono d’estrazione missina, insomma post o neo fascisti, come meglio preferite: ebbene, mai!

L’ultima volta che abbiamo varcato la soglia del municipio (quello rossanese di Piazza Santi Anargiri, ovviamente) per una conferenza stampa, è stata lo scorso mese di giugno, ma su invito del prefetto di Cosenza che l’aveva convocata. Nell’occasione, tale assessore Mauro Mitidieri si permise la licenza d’esprimerci il suo «piacere» d’averci «ospiti», come se la notte prima egli avesse rogitato da un notaio l’acquisto della Casa comunale!

L’attuale “ufficio comunicazione” (leggasi sempre propaganda) esterno all’ente ed ingaggiato da Stasi & Co., ogni due su tre si loda e s’imbroda su Facebook di «professionalità giornalistica». Una «professionalità» che per mesi Stasi & Co. hanno pagato 200 miseri euro al mese (se il Sindacato dei Giornalisti finora non lo sapeva, adesso lo sa): parafrasando proprio Stasi in ben altra occasione, noi ci pisceremmo sopra per fare quel “lavoro”. Per il servigio, poi, Stasi & Co. hanno ben adeguato quel contratto alle tabelle tariffarie giornalistiche: ne siamo felici, ma la professionalità giornalistica è ben altra roba, e include il fatto di far presente ai tuoi padroni che tutte le testate giornalistiche attive sul territorio di riferimento s’invitano alle conferenze stampa.

Oggi, alle 13, la domanda che avremmo voluto rivolgere a Stasi & Co. era la seguente: quando una conferenza stampa sui “bagnini d’oro comunali” del tale assessore Costantino Argentino e del tale suo amico Paolo Monte?

Stasi «uomo di sinistra»? Nè uomo né di sinistra, solo un piccolo fascista di periferia. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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