Al complice Piero Andrea Zangaro inflitti 16 anni. Processo da rifare per l’altra imputata Nunziatina Falcone  

I giudici della suprema Corte di Cassazione hanno messo la parola “fine” sulla vicenda giudiziaria più grave nell’ambito della nota maxi-inchiesta “Medical market” a Corigliano-Rossano.

Già. La simulazione d’un sinistro stradale – uccidendo in un Pronto soccorso ospedaliero il bimbo di sette mesi che una donna portava in grembo – finalizzata ad incassare e dividersi i soldi del risarcimento d’una polizza assicurativa automobilistica per responsabilità civile. 

La donna e madre del feto, la 44enne Stefania Russo (nella foto d’apertura), è stata definitivamente condannata a 14 anni di carcere, mentre uno dei suoi complici, il 40enne Piero Andrea Zangaro, ne dovrà scontare 16. Processo da rifare invece per l’altra presunta complice, la 49enne Nunziatina Falcone. Gl’imputati sono tutt’e tre coriglianesi.

Alle 15 di oggi, dunque, i massimi giudici dell’ordinamento italiano si sono pronunciati in via definitiva sui loro ricorsi al terzo e ultimo grado di giudizio, rigettandoli.

Confermata, perciò, la sentenza ch’era stata pronunciata il 1° luglio del 2021 dai giudici della Corte d’Assise d’appello di Catanzaro (presidente Fabrizio Cosentino, a latere Abigail Mellace e sei giudici popolari).

La fine della vicenda giudiziaria cala dopo oltre 10 anni dal tragico fatto criminale, e dopo 8 anni dagli arresti dei responsabili. Oggi condannati in via definitiva per un reato gravissimo:

omicidio volontario premeditato ed aggravato in concorso tra loro. 

L’ospedale in cui si consumò l’omicidio

L’infanticidio fu commesso nel Pronto soccorso dell’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano-Rossano il 15 maggio del 2012. Il medico del Pronto soccorso, condannato in secondo grado a 18 anni di carcere, nel frattempo è deceduto.

Russo e Zangaro, finora liberi ma che ad ore finiranno entrambi in carcere per scontare le loro pene, vennero arrestati la mattina del 22 gennaio 2015, quando l’allora giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Letizia Benigno, emise le misure cautelari nei loro confronti. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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