Fino a ieri aveva continuato a frequentare la scuola e gli amici, come se nulla fosse accaduto la sera dello scorso 2 gennaio. Quando, alla guida di un’Audi A4 di colore grigio, ovviamente senza patente considerata la sua minore età, lungo la Strada provinciale 252 che attraversa contrada San Nico

di Corigliano-Rossano aveva investito ed ucciso un pedone, Abderrahim Kasimi, 43 anni, cittadino extracomunitario di nazionalità marocchina.

Dopo aver provocato il sinistro mortale era fuggito, facendo perdere le sue tracce, ma il giorno dopo, sentendosi braccato, era andato a costituirsi nella caserma dei carabinieri dello Scalo coriglianese.

Le articolate indagini condotte dai militari del Reparto territoriale dell’Arma diretto dal maggiore Marco Filippi, dopo un mese e mezzo, nella giornata di ieri hanno fatto registrare un importante sviluppo.

Il Tribunale per i minorenni di Catanzaro, infatti, su richiesta della Procura, ha emesso una misura cautelare nei confronti del 17enne coriglianese residente nella frazione di Cantinella, disponendo il suo collocamento in una comunità. Nella struttura che adesso l’ospita, il minore è stato accompagnato dagli stessi carabinieri.

Il giovane è indagato d’omicidio stradale aggravato, essendo emersa dalle indagini una sua condizione d’alterazione tossicologica. Era drogato, insomma. redazione@altrepagine.it

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