Si tratta dei dottori in servizio nei Pronto soccorso del “Giannettasio” e del “Compagna”, del dentista e del medico curante di base del 29enne deceduto mercoledì sera. Il sostituto procuratore di Castrovillari Luca Primicerio ha fissato l’autopsia per dopodomani
Più che per il ritardo nel reperire la barella adatta al trasporto del paziente obeso, al fine di trasferirlo in ambulanza nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, sulla morte sospetta del 29enne coriglianese Eugenio Plastina (foto) la Procura di Castrovillari indaga sull’eventuale responsabilità e colpa e dei medici che l’hanno avuto in cura prima del suo improvviso e inaspettato decesso per infarto.
Per questo, il sostituto procuratore Luca Primicerio ha iscritto nel registro degl’indagati 5 medici. I quali, ricevuti nelle scorse ore gli avvisi di garanzia, adesso dovranno nominare i loro avvocati difensori e i loro consulenti medici per prendere parte all’autopsia sul corpo del giovane deceduto nella serata dello scorso 15 marzo nel Pronto soccorso dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Corigliano-Rossano.
Gli ospedali di Corigliano-Rossano
I medici, indagati per le ipotesi di reato di responsabilità medica e omicidio colposo in concorso tra loro, sono i dottori:
Francesco Fusaro, di 59 anni, Carmela De Vincenti anch’ella 59enne, Giovanni Putortì, di 67, Salvatore Spina, di 36, e Domenico Plastina anch’egli 36enne.
Fusaro, De Vincenti e Putortì erano in servizio nei Pronto soccorso del “Giannettasio” e dell’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano-Rossano nei giorni e nelle ore degli accessi del 29enne deceduto, Spina è l’odontoiatra che l’aveva avuto in cura nei giorni precedenti per un ascesso e un’infezione dentale, mentre Plastina era il suo medico curante di base.
I 5 professionisti sono da considerarsi innocenti fino al terzo grado di giudizio d’un eventuale processo nei loro confronti.
Il Tribunale di Castrovillari
Il magistrato conferirà l’incarico per l’effettuazione dell’esame autoptico, al dottor Matteo Antonio Sacco, nella mattinata di dopodomani, martedì 21 marzo, negli uffici della Procura castrovillarese. E nella stessa giornata, nell’obitorio dell’ospedale “Giannettasio” dove si trova la salma, verrà effettuata l’autopsia.
I familiari di Eugenio Plastina, la moglie, il padre, la madre e la sorella, che con la loro denuncia ai carabinieri hanno dato avvio all’inchiesta per appurare l’esatta causa del decesso del loro giovane congiunto, assistiti e difesi dagli avvocati Pierpaolo Cassiano ed Ettore Zagarese del foro di Castrovillari, nomineranno un consulente medico che parteciperà all’accertamento tecnico irripetibile dell’autopsia.
Il povero Eugenio – in città più noto col cognome “Bisogni”, che aveva cambiato da poco assumendo proprio quello del padre adottivo, il noto dottore commercialista Carlo Plastina – era stato accompagnato dai familiari nella giornata di lunedì 13 marzo scorso nel Pronto soccorso dell’ospedale “Guido Compagna”, da dove era stato poi dimesso con la prescrizione d’una bombola d’ossigeno da usare a casa.
Col trascorrere delle ore, però, le sue condizioni erano peggiorate e la famiglia Plastina aveva deciso di recarsi al Pronto soccorso del “Giannettasio”. Prima dell’arrivo della barella adatta al suo peso corporeo per essere trasferito nell’ospedale di Cosenza, il 29enne era però spirato. redazione@altrepagine.it